L’epilogo della sfida tra Catanzaro e Brescia ha regalato emozioni e polemiche, rendendo il match uno dei più chiacchierati della stagione. Un gol annullato al millimetro e una rete decisiva al 98’ hanno scritto la storia di una partita che ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo.
Un gol annullato che fa discutere
Era l’87° minuto quando il Ceravolo è esploso di gioia per il gol di Compagnon. L’esterno giallorosso, dopo una serie di sviluppi da calcio d’angolo, si è fatto trovare pronto sul secondo palo, ribadendo in rete il cross di Seck. Tuttavia, la festa è stata interrotta dal lungo check del VAR, che ha annullato la rete per un fuorigioco millimetrico.
Le immagini hanno mostrato Compagnon leggermente oltre la linea, ma solo con il gomito, una parte del corpo non valida per segnare. Una decisione che ha acceso discussioni e polemiche. Per molti, il gol andava convalidato, considerando che la posizione del giocatore non influiva in alcun modo sull’azione. “Un eccesso di protagonismo da parte del VAR”, si può commentare.
Primo tempo equilibrato: Biasci risponde a Bjarnason
La partita era iniziata su ritmi contenuti, complici il terreno viscido e l’importanza della posta in palio. Dopo alcune occasioni da entrambe le parti, è stato il Brescia a passare in vantaggio al 20’ con Bjarnason, bravo a insaccare di testa su un assist perfetto di Galazzi.
Il Catanzaro, tuttavia, ha reagito con determinazione. Dopo un paio di tentativi pericolosi, al 43’ è arrivato il meritato pareggio con Biasci, che ha sfruttato un cross di D’Alessandro per battere Lezzerini da pochi passi. Un gol che ha mandato le squadre negli spogliatoi sull’1-1.
Ripresa: assalti giallorossi e il fantasma del gol annullato
Nel secondo tempo, il Catanzaro ha preso in mano le redini del gioco, spingendo con continuità alla ricerca del vantaggio. Compagnon si è rivelato il giocatore più pericoloso delle Aquile, creando scompiglio sulla fascia sinistra e andando vicino al gol in diverse occasioni.
Il momento clou è arrivato al minuto 87, quando l’esterno giallorosso ha segnato il gol che sembrava decisivo. Ma, come già raccontato, il VAR ha annullato tutto, spegnendo l’entusiasmo dei tifosi e lasciando spazio a un’atmosfera di incredulità e frustrazione.
Il gol liberatorio di Bonini
Quando tutto sembrava destinato a un pareggio, al 98’ è arrivata la svolta. Su un altro calcio d’angolo, dopo una respinta della difesa bresciana, Cassandro ha rimesso il pallone al centro dell’area dove Bonini, libero da marcature, ha staccato perfettamente e segnato il gol del definitivo 2-1.
Questa volta, nessun intervento del VAR ha potuto rovinare la festa. Il Catanzaro ha potuto celebrare una vittoria tanto sofferta quanto fondamentale per la classifica e il morale.
Polemiche e riflessioni sul VAR
Il match ha riportato al centro del dibattito l’uso del VAR e la sua applicazione in episodi millimetrici. Se da un lato la tecnologia garantisce precisione, dall’altro l’annullamento del gol di Compagnon ha sollevato dubbi sull’eccessiva rigidità con cui vengono interpretate alcune situazioni.
Una vittoria che vale oro
Con i tre punti conquistati contro il Brescia, il Catanzaro torna a sorridere dopo una lunga serie di pareggi. La squadra di Caserta ha mostrato carattere e determinazione, reagendo alle avversità e trovando il successo all’ultimo respiro.
Ora le Aquile guardano avanti con maggiore fiducia, consapevoli di dover continuare a lottare per allontanarsi definitivamente dalle zone calde della classifica. Per il Brescia, invece, la sconfitta rappresenta un duro colpo, con la squadra di Maran che dovrà ritrovare la retta via per restare competitiva nella corsa ai play-off.
Un match che non sarà dimenticato presto, soprattutto per quel gol annullato che ha fatto discutere tifosi e addetti ai lavori. Ma, alla fine, è il gol di Bonini a entrare negli annali, regalando al Catanzaro una vittoria di fondamentale importanza.