Il Catanzaro continua a stupire nel campionato di Serie B, confermandosi una delle realtà più solide e sorprendenti della stagione. Sul momento della squadra giallorossa si è espresso Alessandro Iori, noto telecronista di DAZN, che ai microfoni di Esperia TV ha analizzato i progressi della formazione guidata da Fabio Caserta e l’impatto dei suoi protagonisti. Le parole di Iori, riportate da IlCalcioCalabrese.it, hanno messo in evidenza la qualità e la profondità della rosa del Catanzaro, sottolineando il grande lavoro svolto dal club.
Una squadra ricca di alternative
Secondo Iori, uno dei punti di forza del Catanzaro è la grande varietà di scelte a disposizione dell’allenatore. Il telecronista ha elogiato in particolare la crescita di alcuni elementi chiave, come il difensore Federico Bonini, tra i protagonisti della stagione, e Riccardo Pagano, il cui rendimento in crescita ha portato a un’alternanza costante tra Simone Pontisso e Marco Pompetti.


“Bonini è uno dei grandi protagonisti. Aggiungo in questo periodo anche la crescita esponenziale di Pagano, tanto da fare alternare Pontisso e Pompetti. Si può scegliere interpreti di alto livello”, ha dichiarato Iori.

Un attacco con soluzioni diverse
Un altro aspetto fondamentale della squadra calabrese è la profondità nel reparto offensivo. Il Catanzaro può contare su più alternative in attacco, con giocatori capaci di incidere nei momenti chiave.

“Se pensiamo anche a Biasci, che non è la prima scelta, è il momento di Pittarello ora, ma è un Catanzaro ricco di alternative”, ha aggiunto Iori. Questo dimostra come l’allenatore abbia a disposizione più soluzioni e possa adattare la formazione alle diverse esigenze delle partite.

Il contributo di Pigliacelli
Tra i protagonisti in positivo c’è anche il portiere Mirko Pigliacelli, arrivato per sostituire Andrea Fulignati. Secondo Iori, l’estremo difensore giallorosso si è dimostrato all’altezza del compito, grazie anche al suo stile di gioco particolarmente aggressivo e spettacolare.
“Pigliacelli è il portiere perfetto per sostituire Fulignati, anche per quel pizzico di follia che ha nell’interpretare il ruolo”, ha spiegato Iori, evidenziando come l’ex Palermo sia diventato un punto di riferimento per la squadra.

Un percorso straordinario
Iori ha poi fatto un’analisi più generale sul percorso del Catanzaro in Serie B, sottolineando come la squadra calabrese stia sfidando le statistiche che spesso vedono le neopromosse soffrire particolarmente nel secondo anno in cadetteria.
“Non mi aspettavo una squadra in grado di performare ad alto livello, anche perché nella storia della B ci sono dei ruoli ben definiti: il secondo anno per una neopromossa è sempre complicato. Se pensiamo al Bari e a quanta fatica ha fatto, questo fa sì che il percorso del Catanzaro assuma un valore ancora più importante”.
Secondo il telecronista, il merito di questa continuità va alla società, che ha lavorato per mantenere equilibrio e stabilità, e all’ambiente, che ha supportato la squadra in tutte le fasi della stagione.
La sfida alla Cremonese
Il Catanzaro è atteso da una sfida cruciale contro la Cremonese, che potrebbe rivelarsi determinante per la corsa ai playoff. Con un punto di vantaggio sui lombardi, i giallorossi hanno l’opportunità di consolidare la loro posizione in classifica.
“Brava società e ambiente che hanno fatto quadrato, tanto da andare a Cremona a viso aperto con un punto di vantaggio”, ha commentato Iori, sottolineando la mentalità offensiva della squadra calabrese.
Il lavoro di Fabio Caserta
Un altro tema toccato da Iori è stato il lavoro svolto da Fabio Caserta alla guida del Catanzaro. Il tecnico, subentrato a Vincenzo Vivarini, ha dovuto affrontare una sfida complessa, ereditando una squadra già rodata e con un’identità tattica definita.
“Devo dire che Caserta mi era piaciuto a Castellammare, era retrocesso ma aveva praticato un buon calcio”, ha ricordato Iori, facendo riferimento all’esperienza del tecnico alla Juve Stabia.

Un allenatore sottovalutato
Iori ha poi evidenziato come Caserta sia stato spesso sottovalutato, nonostante abbia dimostrato di essere un tecnico capace e preparato.
“È un allenatore sottovalutato. La stagione scorsa ha pagato un momento di flessione che è coinciso con l’infortunio di Tutino. Quest’anno si è preso un rischio, ha accettato una missione non semplice”.
L’eredità di Vivarini
Uno degli aspetti più delicati per Caserta è stato il dover subentrare a un tecnico molto amato come Vivarini, un compito tutt’altro che semplice.
“Subentrare a Vivarini era una mezza impresa. Caserta ha raccolto l’eredità al meglio delle sue possibilità”, ha spiegato Iori.

Il futuro del Catanzaro
Guardando avanti, il Catanzaro ha le carte in regola per continuare a stupire e consolidare il proprio percorso in Serie B. La squadra ha dimostrato di avere qualità, carattere e una guida tecnica capace di gestire le sfide più complesse.
Le parole di Iori confermano il valore di un progetto che sta raccogliendo risultati importanti. Il club calabrese, con una rosa ben strutturata e una guida tecnica solida, può guardare con ottimismo al prosieguo della stagione e all’obiettivo playoff.
L’analisi di Alessandro Iori mette in luce il grande lavoro svolto dal Catanzaro in questa stagione. Tra individualità di spicco, un allenatore preparato e una società solida, i giallorossi si candidano a essere una delle protagoniste della Serie B 2024/2025. La sfida contro la Cremonese sarà un banco di prova significativo per confermare le ambizioni della squadra di Caserta, in un campionato sempre più competitivo e imprevedibile.