A fine campionato, è d’obbligo dare la un voto finale ai calciatori scesi in campo. E nel nostro caso – per onestà intellettuale – lo diamo riferendoci alle partite dalla trasferta di Pagani in poi. Dalla brutta gara con la Paganese, infatti, è iniziata la nostra rubrica delle “pagelle” e il rendimento è andato sempre crescendo, anche se poi l’esito finale non è stato quello sperato e la stagione si è conclusa con la decima eliminazione dai playoff. Una cocente delusione, ma il Catanzaro può dire di aver disputato un ottimo campionato, sia pure con qualche settore da migliorare e con qualche elemento che non ha reso al meglio delle aspettative. Ma ci sono state anche piacevoli sorprese di calciatori che erano arrivati fra lo scetticismo generale e conferme di giocatori che avevano già le carte in regola.
(N.B. – Ovviamente fra i calciatori con il voto non troverete il portiere Branduani, che nel girone di ritorno non ha giocato).
Ma ora passiamo finalmente ai voti:
Portieri:
Di Gennaro 7 – Ha commesso soltanto due errori, in casa contro Avellino e Albinoleffe, ma per sua esclusiva sfortuna si sono rivelati determinanti. Per il resto ha sfoggiato grandi doti tecniche e di piazzamento, facendosi trovare sempre pronto. Di lui abbiamo apprezzato la freddezza e la capacità di trasmettere sicurezza ai compagni della difesa. Meriterebbe una riconferma.
Difensori:
Scognamillo 6.50 – Arrivato nel mercato invernale in prestito dall’Alessandria, si è messo subito in evidenza. Difensore arcigno, con la garra, ha nell’aggressività la sua dote migliore, ma spesso questa rischia di diventare il suo peggior difetto. I suoi interventi, alle volte parecchio irruenti, gli fanno guadagnare quasi sempre un’ammonizione a partita. Ma la sanzione non lo ha mai condizionato, e questo è il suo pregio. Nell’efficacia del gioco difensivo, il suo contributo, partita dopo partita, è divenuto imprescindibile.
Fazio 7.50 – Per decisione negli interventi, lucidità, scelta di tempo e continuità di rendimento, è stato senz’altro indispensabile. Fino alla fine, in mezzo alle varie assenze che hanno contraddistinto il finale di stagione, è stato sempre costante e su alti livelli di rendimento, ed è stato davvero l’ultimo a crederci, quando le aquile nell’ultima partita erano quasi spacciate.
Martinelli 8 – Aveva iniziato la stagione fra lo scetticismo di alcuni, che prevedevano una difesa non all’altezza proprio per la sua presenza. Invece ha smentito tutti con l’esperienza, la caparbietà, la capacità di dare la carica ai compagni e una saggezza tattica non comune. Ha guidato la difesa con i suoi interventi, ma ha anche ispirato l’attacco con i suoi lanci perfetti alla Ruud Krol (il libero della grande Olanda del “calcio totale).
Gatti 7 – Arrivato dalla Reggiana in prestito a gennaio, si è imposto alla grande nel finale di stagione. Con personalità non comune, ha giocato quasi da veterano, come se avesse dieci anni in più di esperienza nelle gambe.
Riccardi 6 – Ogni qual volta è stato chiamato in causa, ha dato il suo valido contributo, anche se in alcune partite si è trovato in palese difficoltà.
Garufo 5.75 – Arrivato con grosse credenziali ed esperienza da vendere, maturata nelle varie squadre vincenti in cui ha giocato, a Catanzaro ha disputato invece una stagione altalenante. Ad alcune buone prestazioni, ne ha alternate delle altre non impeccabili e alle volte confusionarie.
Pierno 7.50 – Un’autentica rivelazione. Vent’anni, arrivato dal Lecce, sembrava destinato a non scendere mai in campo e invece, causa l’emergenza Covid che ha colpito la squadra, è diventato titolare dando spettacolo. Ottimo sia in fase difensiva che offensiva, il giovane terzino destro ha segnato due bellissimi gol ed appare predestinato a una grande carriera. L’esperienza se la costruirà sul campo, ovunque andrà a giocare.
Centrocampisti:
Corapi 7.50 – Un problema fisico piuttosto serio e non ancora risolto lo ha costretto a terminare anzitempo il campionato, privando il Catanzaro della sua guida in mezzo al campo. Per esperienza, consolidata intelligenza tattica, qualità e fantasia nelle giocate, ritmo e audacia, è stato il condottiero, oltre che regista della squadra. Non averlo avuto in campo nei playoff è stata una iattura: con lui si poteva arrivare ancora più lontano.
Verna 7 – Lui è stato l’uomo di “quantità”, con il compito di portare “legna” al centrocampo. Ed ha assolto egregiamente al suo ruolo. Di lui si conosceva anche la propensione al gol e ne ha segnati due, decisivi, in tutto il campionato.
Risolo 6.50 – Capace di qualità e quantità, ogni volta che è stato chiamato in causa ha dimostrato dinamismo e attaccamento alla maglia. Una pedina utilissima del centrocampo.
Baldassin 6.50 – Rimasto dapprima spesso in panchina, con l’infortunio di Corapi è diventato titolare fisso. In un ruolo non facile, si è calato subito nella parte mettendo in mostra le doti che gli si riconoscevano. Nell’ultima partita contro l’Albinoleffe era alla fine l’ultimo e l’unico a correre e a provarci.
Porcino 6.50 – Ha dato vitalità al gioco sulla sua fascia di competenza, che prima del suo arrivo non veniva sfruttata a dovere.
Casoli 5.50 – Generoso, ma non ha mai fatto la differenza.
Contessa 5 – Confusionario, ha espresso in alcune gare prestazioni davvero scadenti.
Parlati n.g. – Ha giocato molto poco, ma in futuro merita qualche chance in più.
Attaccanti:
Carlini 7.50 – Capocannoniere della squadra con i suoi dieci gol fra campionato e playoff, oltre ha finalizzare ha giocato anche da trequartista. Le sue doti di tecnica e fantasia gli hanno consentito di vivacizzare il gioco d’attacco e quando è stato marcato a vista la squadra ne ha risentito davvero parecchio. Alle volte ha avuto la tendenza a portare troppo spesso a spasso il pallone, ma sono state di più le volte in cui è stato determinante per far vincere i giallorossi.
Di Massimo 7 – Velocità e imprevedibilità lo hanno fatto diventare un pericolo costante per le difese avversarie. E a questo sono da aggiungere anche nove gol, suo record personale. Il suo rendimento è andato avanti in crescendo, dopo inizi altalenanti. Fra i difetti da correggere ci sono un certo egoismo agonistico e alcune imprecisioni sotto porta. Ma potrà ancora crescere.
Evacuo 6 – Per vederlo nel suo momento migliore con gol a raffica, dovevamo prenderlo cinque o sei anni fa. Ciò nonostante, con una limitata autonomia fisica che gli ha consentito di giocare solo spezzoni di partita, ha segnato cinque gol, fra cui il suo duecentesimo in carriera, e offerto il suo onesto contributo.
Curiale 5.5 – Cinque gol decisivi, ma anche tante partite sotto la media, non all’altezza della sua fama.
Jefferson n.g. – Ha giocato poco, ma nel complesso non ha dato un’impressione positiva.
Molinaro n.g. – Non giudicabile, ma di lui si dice un gran bene. Meritava più occasioni per mettersi in luce.
Grillo n.g. – Pochi minuti non hanno consentito di individuarne le qualità.
Allenatore Calabro 7 – Nel bene e nel male, se ne è parlato. Alle volte anche troppe. Si può discutere a volte il suo gioco e in particolare il suo eccessivo attendismo che fra le altre cose ci ha fatto uscire del playoff, ma il campionato è stato concluso al secondo posto e contro le grandi del girone il Catanzaro ha giocato delle partite favolose. Ha creato, grazie al suo carisma, un gruppo unito a determinato che puntellato adeguatamente potrà ambire anche alla tanto sospirata vittoria del campionato. In bocca al lupo per la prossima stagione!