Pigliacelli 9 – Almeno cinque interventi da vero fuoriclasse. Uno splendido su conclusione di Lipani nel primo tempo, tre su Lauriente nella ripresa, ma quello a più alto coefficiente di difficoltà, ai limiti del prodigioso, lo compie su Romagna. Il pipelet giallorosso risulta indiscutibilmente il migliore in campo.
Brighenti 7 – Un gladiatore. Sì porta dietro la squadra e comanda. Molto bene nella fase difensiva, si propone anche in avanti. Esperienza e generosità, in lui fanno la differenza.
Scognamillo 7 – Berardi prova a mettere al centro diversi palloni, ma il centrale giallorosso li intercetta e li rende inoffensivi. Chiunque arrivi al centro, dalle sue parti, non passa. Dopo alcune gare non perfette, è tornato il difensore arcigno e attento che conosciamo e apprezziamo.
Bonini 7.5 – Chiude in più occasioni e regolarmente Berardi, il quale ha anche il coraggio di lamentarsi, pur non subendo nessuna irregolarità particolare. Bonini si fa rispettare e in più segna anche il suo nono gol stagionale, quello che chiude la gara e regala al Catanzaro i meritati playoff.
Compagnon 6 – Spinge molto, ci mette grande volontà, ma le sue volate non si rivelano mai incisive. Sembra sempre un po’ incompleto, inconcludente negli ultimi metri. (Dal 67’ Cassandro 6 – Spinge poco, ma entra in una fase delicata della partita in cui è necessario un lavoro più oscuro che lui compie con molta diligenza. Su un suo intervento in area i neroverdi emiliani chiedono il calcio di rigore, ma secondo le immagini, l’arbitro ed il VAR il fallo non esiste e non è chiaramente punibile. Questione chiusa).
Ilie 6.5 – Buoni recuperi palla e quando trova lo spunto per incunearsi non si fa pregare, dando giusto sfoggio di tecnica e abilità. (Dal 90’ Buso s.v.)
Petriccione 6 – Le ultime voci non lo davano al meglio e si vede, ma lui tiene botta, al netto di qualche errore di troppo. Ottimo il traversone che manda in gol Bonini.
Pontisso 7 – Con Berardi, trova un cliente degno di lui. E se la cava molto bene. A questo, aggiunge il perfetto assist per Biasci che sblocca il risultato. (Dal 67’ Coulibaly 6 – Anche lui entra in una fase delicata della gara e si limita con praticità a un lavoro quasi oscuro di filtro e ripartenza che esegue con ordine).
Quagliata 6 – Non è straripante come in altre occasioni, ma prova a rendersi incisivo e pericoloso. Si impegna. (Dal 90’ Antonini s.v.).
Iemmello 5.5 – Raramente incisivo. Compagnon non è decisamente la sua spalla ideale. Ciò finisce per condizionare anche la prestazione del capitano.
Biasci 7 – Quanto ci è mancato il Re Mida del gol! Magari sembra assente per larghi tratti di gara, ma è sempre lì, ad aspettare l’occasione buona. E quando la trova, segna un gran gol. Ode a Biasci, l’implacabile. (Dal 78’ Pittarello s.v.).
Allenatore Fabio Caserta 7 – Contro un Sassuolo già promosso, ma affamato di record, che tiene il pallino del gioco e si rende assai pericoloso in almeno otto occasioni, il Catanzaro sa soffrire e capitalizza al massimo le azioni offensive. Efficaci le sostituzioni a metà ripresa, sia pure fra qualche mugugno di tifosi e commentatori, perché danno ossigeno puro alla fase di contenimento.
In larga parte, una squadra di gladiatori, che conquista una grande vittoria in trasferta e con questa il meritato obiettivo playoff, anche con il suggello della matematica.
Nulla da dire sull’arbitraggio del signor Perenzoni di Rovereto e del VAR, nonostante alcune pervicaci e nel complesso ingiustificate proteste dei neroverdi (in particolare di Berardi, protagonista di reiterate proteste che dopo un bel po’ gli fruttano l’ammonizione, per un comportamento non consono da parte di un Campione d’Europa con la Nazionale italiana, che dovrebbe dare un esempio decisamente diverso).