Prosegue a fari accesi la battaglia della Salernitana sul fronte giudiziario e politico dopo il deferimento del Brescia. La società granata, che nella stagione 2023-2024 è retrocessa dalla Serie A e che nell’attuale campionato ha chiuso al 17° posto in Serie B, avrebbe dovuto affrontare i playout contro il Frosinone per non scendere in Serie C. Tuttavia, il rinvio delle gare e le vicende extracampo legate alla posizione delle Rondinelle hanno congelato la situazione, aprendo scenari inediti e carichi di tensione.
Le mosse della Salernitana
Due sono le tappe centrali della strategia granata. La prima, oggi alle 12, durante l’assemblea di Lega a Milano, dove il club sarà rappresentato dall’amministratore delegato Maurizio Milan e dal segretario generale Massimiliano Dibrogni. La seconda, più cruciale, il 29 maggio: data dell’udienza presso il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, a seguito del deferimento notificato dalla Procura Federale al Brescia Calcio.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la sentenza del TFN sarà immediata, con la motivazione pubblicata già il giorno successivo. La Salernitana intende costituirsi in giudizio come terzo interessato, verosimilmente in appoggio alla Procura. L’obiettivo è chiaro: se venisse comminata una penalizzazione che retrocedesse il Brescia, i granata eviterebbero i playout e sarebbero automaticamente salvi.
La richiesta di una Serie B a 22 squadre
Parallelamente, la società campana avanzerà in assemblea la proposta di un torneo cadetto a 22 squadre. La richiesta, stando alle indiscrezioni, non ha carattere polemico ma vuole tutelare “gli interessi del club e della tifoseria”. Tecnicamente, le NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC) prevedono all’articolo 49, comma 1a, che la Serie B sia composta da 22 squadre, anche se dal 2019/2020 il format è stato ridotto a 20.
Non potendosi formalizzare decisioni fuori dall’ordine del giorno, l’assemblea odierna sarà utile soprattutto per tastare il terreno politico: occhi puntati anche sulla posizione della Sampdoria, rappresentata dall’amministratrice delegata Fiorella e dall’avvocato De Gennaro.
Giustizia sportiva in movimento
Nel frattempo, il Presidente della Prima Sezione del Collegio di Garanzia del CONI, Vito Branca, ha rigettato l’istanza cautelare della Salernitana contro FIGC e Lega B, disponendo l’udienza in forma collegiale per il prossimo 10 giugno alle ore 12:30. È una data da cerchiare in rosso, perché in base a ciò che accadrà sul piano federale, i ricorsi proseguiranno anche nelle sedi superiori.
I tifosi chiedono chiarezza
Tutti gli scenari restano aperti. La Salernitana è consapevole che una delle possibilità di restare in Serie B passa per la giustizia sportiva, e per questo non esclude alcuna mossa. Il club si prepara a difendere la propria posizione con fermezza, conscio che da queste decisioni dipende non solo il proprio futuro, ma anche quello del format stesso del campionato cadetto.
I tifosi granata, che si sono mobilitati anche attraverso i social e le radio locali, chiedono a gran voce equità, trasparenza e rispetto delle regole, affinché l’esito delle contese non venga deciso da tavoli opachi ma alla luce del diritto e della sportività.