Pigliacelli 7 – Molto reattivo nelle due occasioni pericolose in cui viene chiamato in causa. Per il resto, sempre attento e preciso in ogni altra circostanza. Lo si può definire, senza alcun dubbio, il migliore in campo dei giallorossi. Cassandro 5.5 – Sotto la sufficienza sia nella fase difensiva che in quella offensiva, dove non azzecca un cross.
Brighenti 6.5 – Gara encomiabile. Arriva fin dove può arrivare e chiude quasi tutti gli spazi.
Scognamillo 6.5 – Coriaceo e solido, come nel suo stile, offre il suo valido contributo alla tenuta difensiva.
Bonini 6 – Nonostante qualche clamorosa amnesia in fase offensiva, offre una migliore prestazione rispetto a Cassandro.
Petriccione 6 – Non si arrende mai e prova in tutti i modi a impostare e a dare anima al centrocampo.
Pompetti 6 – Offre un gran contributo di solidità a centrocampo, ma quando imposta lo fa con alterne fortune.
Compagnon 5 – Decisamente troppo opaco e ininfluente rispetto alle due precedenti prestazioni. Non si ricorda nessun affondo, incisivo o meno, da parte sua. (Dal 73’ Coulibaly 6 – Perlomeno garantisce un contributo di verve a una gara anonima da parte dei giallorossi).
Koutsoupias 5 – Sempre non avere una sua collocazione tattica precisa e fatica a trovarla. Anche lui, impalpabile. (Dal 65’ Biasci 5 – Con uno scampolo di gara a disposizione ed una squadra smarrita, anche lui fa poco o nulla).
D’Alessandro 6 – Prova a proporsi, ma senza grandi impennate. Non si risparmia. (Dal 65’ Situm – Non incide pericolosamente, come nelle sue giornate migliori, ma prova a farlo generosamente).
Pittarello 5 – Poco servito, non ha l’opportunità di rendersi davvero pericoloso. Anche il suo gioco di sponda, è meno efficace di altre volte. (Dall’81’ La Mantia n.g.).
All. Fabio Caserta 5.5 – Osvaldo Bagnoli, grande allenatore, sosteneva- con piena ragione – che “se il portiere viene valutato come il migliore in campo, o si vuole sminuire la prestazione della squadra, oppure c’è qualche problema”. Ecco, in questo Catanzaro ci sono molti problemi: la difesa tiene e l’impianto di squadra sembra efficace, ma in fase di ripartenza c’è molta confusione e in attacco, almeno con la Salernitana, il nulla più completo. Senza rapidità e senza tiri in porta è difficile pensare a prospettive importanti. Decisamente, sono più le cose che mancano, rispetto a quelle positive da cui ripartire.