giovedì 19 Giugno 2025

Fine corsa tra Caserta e il Catanzaro: incontro risolutivo, sarà addio

Una stagione intensa, chiusa tra gli applausi di un pubblico maturo e riconoscente, potrebbe aver scritto l’ultimo capitolo del rapporto tra il Catanzaro e Fabio Caserta. L’incontro atteso per oggi, dopo giorni di scambi a distanza tra l’allenatore e la dirigenza, si sarebbe tenuto regolarmente. E, sebbene non ci siano comunicati ufficiali, tutto lascia intendere che si sia consumato l’atto finale.

Una chiusura che matura in un contesto delicato e carico di significati. Perché Caserta, melitese di nascita e uomo di campo tenace, ha incarnato per un’intera annata lo spirito del Catanzaro che non si arrende mai: quello capace di stupire la cadetteria con la propria identità, di accarezzare sogni di Serie A e di portare a casa una semifinale playoff combattuta fino all’ultimo. Eppure, quando si arriva a certi snodi progettuali, il calcio impone scelte che spesso travalicano i sentimenti.

Le ragioni di un divorzio annunciato

Secondo quanto trapelato, il nodo del prolungamento contrattuale, richiesto da Caserta ma ritenuto non prioritario dalla proprietà, sarebbe stato uno degli elementi decisivi. Il tecnico, sotto contratto fino al 30 giugno 2026, avrebbe chiesto un rinnovo con adeguamento economico, condizione vista come segnale di fiducia e solidità per costruire il futuro. La famiglia Noto, dal canto suo, pur apprezzando il lavoro svolto, avrebbe preferito non forzare i tempi e mantenere aperte le opzioni, specie in una fase in cui diversi profili tecnici sono in movimento sul mercato.

La sensazione, mai nascosta nei corridoi del Ceravolo, è che Caserta avesse offerte o manifestazioni di interesse da altre piazze: su tutte, lo Spezia, a caccia di un nuovo corso dopo la fine del rapporto con Luca D’Angelo. Un club ambizioso, con una rosa costruita per tornare in alto e un progetto che potrebbe sedurre un allenatore in cerca di continuità e riconoscimento.

Il futuro del Catanzaro tra riflessione e ambizione

L’eventuale separazione non coglie impreparata la dirigenza giallorossa. Ciro Polito, confermato alla direzione sportiva, starebbe già lavorando per individuare il profilo ideale con cui proseguire il cammino. Tra i nomi che circolano, con discrezione e senza conferme ufficiali, ci sono Andrea Sottil e Rolando Maran, tecnici esperti e con visioni calcistiche compatibili con l’identità del Catanzaro moderno. Nessuna corsa contro il tempo, ma nemmeno immobilismo: la volontà è quella di chiudere il cerchio in tempi rapidi, per affrontare la programmazione estiva con chiarezza.

In attesa della fumata bianca — o dell’annuncio ufficiale della separazione — resta forte il senso di gratitudine verso un allenatore che ha saputo rimettere entusiasmo e orgoglio in un ambiente già ricco di passione. Fabio Caserta ha lasciato un segno, e il Catanzaro lo sa. Ora, la palla passa al futuro, da scrivere con lucidità e visione.

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