Pigliacelli 5 – Due errori da matita rossa, non degni di lui che fino ad ora era apparso come un portiere decisamente affidabile. Interviene goffamente sul primo gol, favorendo il vantaggio dei virgiliani. Sulla seconda rete si fa infilare sul suo palo, anche se non è stata solo colpa sua, in questo secondo caso.
Brighenti 6 – Gara molto volitiva la sua. A un certo punto la partita prende un tono piuttosto aspro e lui non si tira indietro.
Scognamillo 6 – La sua partita è condizionata da un giallo decisamente dubbio in avvio di gara, ma lui, pur subendo alcune furbate degli avversari di turno, sanzionate dall’ineffabile arbitro di turno con falli non cattivi e semmai “provocati” dall’atteggiamento altrui, riesce comunque a fornire una prestazione tutto sommato attenta e prudente.
Bonini 5 – Una gara tutto sommato valida e nella norma, fino al momento del secondo gol. In vantaggio su Bragantini, si fa buggerare dallo stesso al termine di una ripartenza che è una sagra delle oscenità calcistiche, della quale parleremo più avanti, in fin della licenza.
Ceresoli 4.5 – Doveva sostenere l’attacco ed invece si ritrova, suo malgrado, a battere in ritirata, soffrendo anche nella fase difensiva. (Dal 68’ D’Alessandro 6 – Gioca per quello che le forze gli consentono e spende energie positive da esterno. Insomma, ha modo di farsi notare, ma l’impressione è che non possa reggere a dovere il ritmo di una partita intera).
Koutsoupias 5 – Corsa e abnegazione ci sono, però manca la qualità e se c’è non riesce a esprimere. A larghi tratti è smarrito, spaesato e in cerca d’autore. (Dal 58’ Coulibaly 6 – Più che qualità, il suo compito è quello di dare solidità. E decisamente ci riesce).
Pompetti 5.5 – Qualità senz’altro, ma quando c’è da rincorrere è più confuso che vivace. (Dal 78’ Petriccione 6 – Sta giocando con il contagocce per motivi ignoti e non del tutto comprensibili. Ma in poco più di un quarto d’ora – recupero compreso – cerca di dare qualche idea a una manovra assolutamente confusionaria).
Pontisso 6 – Entra casualmente nell’azione squinternata che porta al primo gol subito, ma nel complesso della gara non dispiace affatto a livello di prestazione, come sempre. Colpisce una traversa su punizione che meritava il gol, altroché. (Dal 78’ Buso 7 – Ci eravamo quasi scordati che faccia avesse, visto che giocava davvero pochissimo, ma stavolta non solo si è fatto vedere, ma ha segnato anche un bel gol, quello del definitivo pareggio. Anche lui meriterebbe più spazio e maggiore minutaggio, quantomeno).
Seck 6.5 – Cerca la profondità in continuazione, salta l’uomo, fornisce l’assist a Iemmello per il gol, e continua a macinare gioco e sgroppate fino all’ultimo. Ma alla lunga, non essendo aiutato da alcun compagno sulla fascia, è costretto a fare tutto da solo e perde lucidità. Comunque, una gara molto propositiva ed efficace, per lui.
Biasci 6 – Appena può cerca la porta, ma il punto è un altro: con questo assetto tattico ancora in divenire dopo quattordici gare e spesso senza capo né coda, sembra così ridimensionato da apparire quasi un oscuro comprimario, un giocatore qualunque nel senso negativo del termine. Ma tutti noi sappiamo che così non è. Poco valorizzato, non risalta per come dovrebbe. (Dal 58’ Pittarello 6 – Attaccante di stampo classico, si limita a fare ciò che gli viene chiesto).
Iemmello 6.5 – Da capitano e condottiero, segna il suo sesto gol stagionale, cerca sempre di rendersi pericoloso e si distingue come sempre per generosità.
Allenatore Fabio Caserta 5 – Una partita da vincere, a un certo punto anche in superiorità numerica e quindi con un vantaggio non da poco per trovare la vittoria, diventa nel complesso l’amplificarsi di una prestazione inqualificabile, con uno schieramento che ha lasciato sconvolti e le carenze tattiche, tecniche e di personalità di alcuni calciatori. A questo c’è da aggiungere un problema atavico che si era già verificato con Cesena, Cremonese e Modena e che oggi si è ripetuto con inquietante gravità: quello delle ripartenze. Quanto accaduto in occasione del secondo gol del Mantova, in questo senso è assolutamente indicativo e nel caso in specie scandaloso, perché è bastato un errore rimediabile per far aprire una prateria, consentendo al giocatore virgiliano di turno di segnare un gol con facilità irrisoria a una squadra in superiorità numerica. Avremo modo di insistere su questo punto, nei commenti che si seguiranno nei prossimi giorni. Non si può sorvolare, perché da troppe gare ci sono squadre che trovano fin troppo agevole passeggiare sulla nostra difesa e sulla pazienza dei tifosi e degli appassionati, e non solo.