Il Catanzaro sembra aver smarrito la strada del cammino convincente, dimostrato su tutti i campi tra Novembre e Febbraio. Negli ultimi sei incontri avvenuti in Marzo ed Aprile, di esaltante c’è stata solo la schiacciante vittoria del derby, a fronte di due sconfitte consecutive in trasferta e tre pareggi. Soprattutto le ultime due gare con Bari in casa e Carrarese in trasferta, hanno lasciato molto amaro in bocca, perché potevano essere condotte fino al termine con il meritato vantaggio.
Le assenze di Antonini e anche Situm, non hanno certo aiutato a dare respiro ai tre centrali, che hanno davvero giocato un campionato sugli scudi, ma che in questa fase denotano un calo fisico e di attenzione. A loro, si sono aggiunte in altri reparti defezioni del calibro di Pontisso, autore sin qui di un torneo da protagonista con 3 gol e 5 assist, Compagnon ora brillantemente recuperato, Pagano, D’Alessandro, La Mantia e prima anche Buso. Qualche problema ultimamente lo ha avuto anche Quagliata, da gennaio grande arma in più sulla fascia sinistra per Caserta, ora per fortuna recuperato.
Rimangono ai box per la partita contro il Palermo, i già citati Situm, Pagano e D’Alessandro. Il mister giallorosso ha aggregato alla prima squadra i due promettenti primavera, Paura per la difesa e Maiolo per il centrocampo. Tornando ai problemi palesati dalla squadra nelle ultime uscite in fase difensiva, si segnala il pieno recupero di Antonini che dovrebbe portare il diffidato e sempre affidabilissimo Brighenti ad un opportuno turno di riposo.
Dovrebbe essere normalmente in campo Federico Bonini, altro centrale diffidato e difensore mancino goleador, con il minutaggio maggiore dopo il sempre presente portiere Mirko Pigliacelli. Si è in settimana vociferato di qualche cambiamento nell’assetto difensivo ed anche in attacco. Partiamo dalle certezze e quindi dal 3 5 2 con i recuperi di Antonini, Quagliata e Pontisso.
Con il modulo ormai più collaudato ci si dovrebbe schierare così: Pigliacelli; Scognamillo, Antonini e Bonini; le tre P titolari a centrocampo con una esigua possibilità di Rares Ilie al posto del rientrante Pontisso che sembra però in vantaggio. Sugli esterni Cassandro e Quagliata come quinti e di punta Iemmello con Biasci, il gemello del gol anti Palermo per eccellenza. In settimana è stato provato come seconda punta e con grande efficacia anche Compagnon. In caso di difesa a 4, ci dovrebbe essere il seguente schieramento: Pigliacelli; Cassandro e Bonini terzini, con Antonini e Scogna centrali.
Terzino sinistro potrebbe anche giocare Quagliata che conosce bene il ruolo, in un assetto ancora più offensivo con esterno alto Buso, o lo stesso Ilie con altre caratteristiche. Il centrocampo a tre non si toccherebbe comunque e quindi sempre dentro Petriccione, Pompetti e Pontisso. In attacco la sorpresa ventilata potrebbe essere quella di vedere una composizione a tre, con Quagliata più avanzato sulla sinistra, protetto da Bonini e coadiuvato da Pontisso. Compagnon a destra con il piede invertito e Iemmello unica punta centrale.
Uno schieramento del genere sarebbe un unicum in stagione, ma a pensarci bene con tante soluzioni anche in panchina, potrebbe essere una sorpresa vincente. Anche Ilie a gara in corso rappresenta sempre un’arma in più, sia a metà campo che in fase più offensiva. Vedremo cosa deciderà Caserta, che sa bene di dover affrontare un Palermo molto pericoloso, seppur non certo solido per caratteristiche. I rosanero, privi del figlio d’arte Di Francesco, schiereranno al Ceravolo il 3 4 2 1 ormai titolarissimo.
Il fortissimo Audero a difesa della porta; Baniya, Magnani e Ceccaroni centrali; Pierozzi, Gomes, Blin e Lund nella linea a quattro; Segre e Brunori dietro al sin qui scatenato bomber norvegese Pohjanpalo. Dai nomi che compongono questa squadra, è palese tutta la grande potenzialità che possiede. Le motivazioni devono essere altissime, almeno pari a quelle che il Palermo avrà sicuramente per esigenze di classifica.
A quel punto la differenza la faranno la concentrazione, l’attenzione e la pulizia tecnica messe sul campo e la squadra giallorossa non può più fare passi falsi, regalando altre posizioni di classifica agli avversari in ottica play off. Queste gare si giocano e si vincono principalmente con la testa, Pietro Iemmello é l’uomo con l’intelligenza calcistica più viva che ci possa essere. E Pietro Iemmello ce l’ha il Catanzaro, solo il Catanzaro.