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domenica 6 Ottobre 2024

Tornano le notti magiche al Ceravolo, racconto romantico di una serata speciale

Gioia, paura e passione si fondono in un racconto che tocca il cuore di tutti i tifosi

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È domenica 18 agosto!! Finalmente… è tempo di campionato per le Aquile giallorosse, dopo un’ estate che definire travagliata appare quantomeno riduttivo.
Tuttavia sono consapevole che inizierà una nuova era per i “nostri” ragazzi che, dopo due anni e mezzo memorabili, questa volta dovranno togliere il frac e indossare la tuta da meccanico (con tutto il rispetto) per mantenere la categoria tanto voluta e tanto agognata per 30 anni che nessuno può permettersi di…lasciarsi sfuggire.

È mattino, dopo circa quaranta giorni di canicola estiva, la giornata inizia con una temperatura diversa, con una aria diversa, più fresca, quasi a volere spazzare via tutte quelle voci e quei pensieri negativi che hanno accompagnato la truppa del neo tecnico giallorosso Caserta per tutta la durata del ritiro precampionato.
“Abbiamo una squadraccia…, retrocederemo sicuramente…”, erano questi i commenti più ricorrenti e, forse, anche i più gentili.

Ora questi stessi commenti cominciano ad attaccare la mia mente, a me tifoso giallorosso sfegatato, che del Catanzaro ho fatto quasi una ragione di vita (con buona pace di quella Santa di mia moglie).
Come saranno i nuovi ragazzi? Stasera si emozioneranno davanti al “Ceravolo” gremito? E il “nostro” Re Pietro, ci aiuterà ancora una volta?

Il Sassuolo fa paura, basta leggere la probabile formazione, nonostante le tante assenze.
Le ore volano, si avvicina quella dell’esordio in campionato 2024/25, con mio figlio Domenico che mi pone le prime domande: “Papà, ma stasera come andrà?Credi potremmo impensierire il Sassuolo?”

Lui ha ancora sotto gli occhi i tanti giocatori che solo tre mesi fa attaccava nel suo album dei calciatori Panini e che militavano nella massima serie del campionato italiano.
“Speriamo in un pareggio, amore mio”, mi sono limitato a rispondere, anche se in cuor mio, le sensazioni, forse e colpevolmente influenzate dall’umore della piazza, non erano buonissime.
Poi eccomi prendere posto in tribuna, in quello che sarà il mio posto per tutto il campionato.

Inizia la partita…. il Sassuolo è davvero forte, ha gente fisicamente incredibile….noi siamo umili, ordinati ed efficaci…il primo tempo scivola via velocemente….noi non demeritiamo, anzi!!!
Purtroppo però alla prima occasione, al primo errore ecco che Mulattieri ci punisce.
Ora prendiamo l’imbarcata penso io!!!

Finisce il primo tempo e devo consolare mio figlio Domenico che è “imbunnato”…Non ti preoccupare amore di papà, che c’è ancora il secondo tempo (senza essere neanche io troppo convinto)!!!!
Inizia la ripresa e gli UC 73 salgono in cattedra, trascinando letteralmente giocatori e pubblico!!!
È il momento del gol di Pontisso!!! Io prendo in braccio Domenico, do un bacio d’amore a mia moglie Maria che si lascia andare ad un pianto di gioia.

Tutto lo stadio è una bolgia…i ragazzi ora sono più convinti di fare una classica impresa degna di…Davide contro Golia.
La gara scorre verso il 90esimo, soffriamo un po’ ma mica tanto …
Cinque minuti di recupero e il gioco è fatto! “Che bello iniziare con un pareggio, che bello avere visto la squadra impegnarsi e giocare col coltello tra i denti”.

Ma al quinto minuto di recupero, il migliore in campo Petriccione passa un pallone troppo debole al neo entrato Krajnc che non interviene, lasciando il contropiede alla freccia Lauriente’ che entra in area e, solo un intervento falloso disperato di Antonini, impedisce la rete del vantaggio.

Calcio di rigore però!! Dal dischetto va lo stesso Lauriente’ e io provo dentro di me un sentimento di ingiusta sentenza, di rabbia…infatti mi lascio andare a qualche impropero che non lascia indifferente né mio figlio né un suo amichetto che mi rivolgono però una domanda disperata.. “Dopo il rigore quanto mancherà alla fine?”
“Papà credi Pigliacelli possa pararlo?”

Io con le lacrime agli occhi rispondo senza neanche troppa convinzione….”Ragazzi speriamo possa buttarlo alto”….
Il resto è storia, con me che vengo assalito da un abbraccio multiplo e mi lascio andare ad un pianto di gioia e di sfogo che credo sia foriero di un campionato pieno di sofferenze e di emozioni ….ma speriamo pieno di soddisfazioni!!
D’altronde… noi NON TIFIAMO UNA SQUADRA DI CALCIO, NOI TIFIAMO IL CATANZARO!

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