martedì 13 Maggio 2025

Cosenza-Cesena, caos al Marulla: due sospensioni in venti minuti per lancio di razzi

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Clima incandescente in Calabria: tifosi rossoblù in protesta contro la società, la gara interrotta per ben due volte nei primi 20 minuti

Atmosfera incandescente al “San Vito – Gigi Marulla” di Cosenza, dove la partita tra Cosenza e Cesena è stata sospesa per ben due volte nei primi venti minuti a causa del fitto lancio di oggetti e fumogeni in campo, che ha messo a dura prova la gestione della gara da parte del direttore di gara Alessandro Prontera di Bologna.

Il match, valido per la 38ª giornata del campionato cadetto, era già stato preceduto da un contesto estremamente teso: i tifosi del Cosenza, da tempo in aperta contestazione con la società rossoblù, avevano infatti deciso di disertare le tribune, rimanendo all’esterno dell’impianto per manifestare il proprio dissenso. Una forma di protesta civile che però si è ben presto trasformata in una dimostrazione di rottura, quando una parte della tifoseria ha scelto di farsi sentire lanciando in campo razzetti e fumogeni, costringendo l’arbitro alla sospensione temporanea dell’incontro.

Il primo stop è arrivato dopo pochi minuti di gioco, quando il fumo e la pericolosità degli oggetti lanciati hanno reso impossibile la prosecuzione della gara. Pochi istanti dopo la ripresa, un secondo lancio ha determinato una nuova sospensione, costringendo squadre e ufficiali a rifugiarsi temporaneamente lontano dal rettangolo verde. Il clima, già elettrico per la posta in palio e il valore simbolico della sfida, è così diventato ancor più difficile da gestire per tutte le componenti coinvolte.

Nonostante tutto, l’incontro è riuscito a riprendere regolarmente, anche se in un’atmosfera pesante, segnata da tensioni extra-calcistiche che nulla hanno a che vedere con il valore tecnico di due formazioni che stanno cercando di concludere la stagione nel miglior modo possibile. La prima frazione si è chiusa con dieci minuti di recupero, concessi proprio a seguito delle interruzioni.

Quanto accaduto al “Marulla” pone ancora una volta al centro dell’attenzione la fragilità del rapporto tra tifoserie e società, un tema che si fa sempre più delicato e urgente da affrontare. Se da un lato la passione e l’attaccamento alle sorti del club rappresentano un valore inestimabile per qualsiasi piazza, dall’altro è fondamentale che ogni forma di dissenso resti nei confini della legalità e della sicurezza. Episodi come quello odierno rischiano infatti di compromettere la credibilità del movimento e di penalizzare in maniera grave le stesse squadre che i tifosi dichiarano di voler difendere.

La Lega e le istituzioni sportive saranno ora chiamate a valutare l’accaduto, con la possibilità concreta di sanzioni disciplinari, in un campionato in cui ogni dettaglio può risultare decisivo.

Nel frattempo, il match è all’intervallo, ma il segnale è stato chiaro: il malessere a Cosenza è profondo e merita attenzione, riflessione e – possibilmente – un’azione responsabile da parte di tutte le componenti, dentro e fuori dal campo.

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