L’attesa è finita per la Cremonese. Dopo oltre una settimana di preparazione, la squadra di Giovanni Stroppa si appresta ad affrontare il Catanzaro nella semifinale d’andata dei playoff promozione di Serie B. Alla vigilia della gara contro i calabresi, il tecnico dei grigiorossi ha presentato la sfida del “Ceravolo” in conferenza stampa.
Le parole di Stroppa
Il regolamento obbliga il Catanzaro a vincere. Il copione della gara è tracciato?
“La partita sarebbe stata la stessa a prescindere. – riporta il sito ufficiale della Cremonese – Noi stiamo molto bene e sono sicuro che faremo una grandissima prestazione: quando siamo andati a Catanzaro arrivavamo da un momento così così e abbiamo fatto un’ottima partita. Ora bisogna fare ancora meglio, perché possono metterci in difficoltà ma abbiamo le armi per fare altrettanto”.
Il fatto che loro siano reduci da 120′ di gioco può essere un fattore? Collocolo è recuperato?
“Sulla loro condizione non lo so, lo scopriremo domani sera. Collocolo sarà sicuramente disponibile per il ritorno. Non lo rischiamo, ma sia lui che Afena-Gyan hanno praticamente recuperato”.
A bilanciare la fatica del Catanzaro può esserci la carica dovuta al gol del pareggio a pochi secondi dalla fine?
“Non saprei, è una partita nuova con energie psicologiche importanti. Affronteremo il Catanzaro nel suo stadio con l’approccio giusto e la determinazione giusta. Poi oltre alla partita di domani sera ce n’è un’altra: sono due tempi e bisogna ragionare sui 180 minuti. Al di là del singolo episodio bisogna capire che non è mai finita: ciò che succederà domani non sarà condizionante per la partita successiva, terrà aperto a qualsiasi risultato”.
La Cremonese ha un obiettivo chiaro da inizio stagione, il Catanzaro non ha nulla da perdere. C’è comunque spensieratezza da entrambi i lati?
“Oggi credo che siamo alla pari: chi si trova a giocare partite del genere ha le stesse ambizioni, il percorso non conta. Disputiamo una semifinale con il 50% di possibilità per ciascuno, ma con motivazioni al 100% da ambo i lati”.
Contro il Cittadella Vazquez ha riposato dopo l’ottima prestazione di Parma. Può essere un giocatore del suo calibro a rompere gli equilibri in gare del genere?
“Assolutamente sì. Ha dimostrato di star bene sono contento, ma non è l’unico. Abbiamo recuperato sia energie fisiche che nervose e affrontiamo questa partita al 100%”.
I pareggi del campionato possono dare indicazioni sul tipo di gara che vi aspetta?
“Sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, non riesco a fare un confronto. A Catanzaro potevamo vincere come perdere, siamo entrambe squadre votate al palleggio e guardando le rose mi permetto di dire che abbiamo obiettivi tecnici comuni: ci piace giocare a calcio e vincere le partite attraverso le prestazioni. Quello di domani sarà un discorso nuovo, diverso rispetto al campionato”.
Avete preparato un piano per contrastare Iemmello, vero e proprio trascinatore dei giallorossi?
“Spesso si parla dei giocatori della nostra rosa, ma ci sono anche negli avversari elementi di grande qualità. Iemmello è un fattore, ha trovato l’ambiente giusto e si sta esprimendo a livelli mai visti prima. Ha fatto un percorso importante, qualche anno fa era uno dei giovani più promettenti e ora sta trovando una dimensione straordinaria. La nostra attenzione non è rivolta solo a lui, ma anche ad altri giocatori come Vandeputte e Petriccione, che ho avuto a Crotone. Il Catanzaro è una squadra importante”.
Potrebbe riproporre nuovamente Johnsen nel duo d’attacco? In porta giocherà Saro?
“Sì, Saro giocherà. Per quanto riguarda Johnsen, vedremo domani sera”.
Ha già ottenuto la promozione dai playoff: cosa si prova? Come vanno affrontati?
“È bellissimo, ma al di là di questo credo che ogni storia sia diversa dalla precedente. Certo, mi piacerebbe dire le stesse cose tra due settimane. Abbiamo un’opportunità straordinaria e dobbiamo affrontarla al massimo, in tutte le sue sfaccettature. Conterà tanto star bene fisicamente e avere la mentalità giusta, e la squadra ha queste caratteristiche: nel calcio poi può succedere di tutto, ma sicuramente noi ci siamo”.