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venerdì 13 Settembre 2024

DAZN in crisi: numeri in forte calo e confronto impietoso con SKY

DAZN, che detiene i diritti per la Serie A e per la Serie B, sta vivendo un periodo di crisi con un significativo calo di abbonati e ascolti

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DAZN, la piattaforma di streaming che detiene i diritti esclusivi della Serie A fino al 2029, sta attraversando un periodo critico. Secondo un rapporto pubblicato da Libero, i numeri della piattaforma sono calati drasticamente rispetto alle stagioni precedenti. Nonostante l’importanza del prodotto offerto, che include anche Serie Bad, Liga e il meglio del campionato portoghese, DAZN non riesce a tenere il passo con le aspettative.

Il calo degli abbonati e la concorrenza con SKY

Uno dei fattori chiave che ha contribuito al declino di DAZN è stato l’aumento dei prezzi, malgrado l’offerta di contenuti ridotta rispetto agli anni precedenti. L’assenza delle competizioni europee come Europa League e Conference League, oltre alla Carabao Cup e FA Cup inglesi, ha causato un significativo malcontento tra gli utenti. Molti hanno deciso di disdire l’abbonamento, portando a un calo drastico dei numeri.

Nel confronto con SKY, che trasmette in co-esclusiva nove match di Serie A, DAZN ha mostrato segnali di debolezza. Nei primi tre turni di campionato, la piattaforma streaming non è riuscita a superare i 4 milioni di spettatori complessivi. Anche match di cartello come Inter-Atalanta, Lazio-Milan e Juventus-Roma non sono riusciti a risollevare gli ascolti.

SKY, al contrario, ha visto un incremento del 56% della sua audience nei primi nove match trasmessi in co-esclusiva. Questo dato evidenzia un evidente gap tra le due piattaforme, che potrebbe avere ripercussioni sulla futura strategia di DAZN.

Un confronto con il passato

Rispetto alle stagioni passate, i numeri di DAZN sono nettamente peggiorati. La terza giornata di Serie A ha raccolto solo 3.949.414 contatti, circa 800.000 in meno rispetto all’anno precedente e ben 1,8 milioni in meno rispetto a due stagioni fa. Questo calo drastico non può essere ignorato, soprattutto considerando che DAZN è il principale partner televisivo dei club italiani.

Nonostante questi segnali di crisi, la Serie A ha confermato i diritti televisivi a DAZN fino al 2029, ma a condizioni economiche inferiori rispetto al triennio precedente. Questo accordo, sebbene vantaggioso per DAZN in termini di costi, non sembra aver dato i frutti sperati in termini di audience.

Le cause del declino di DAZN

Uno dei principali motivi del declino di DAZN è legato alle decisioni commerciali della piattaforma. L’aumento dei prezzi senza un miglioramento dell’offerta di contenuti ha generato insoddisfazione tra gli abbonati. In particolare, l’assenza delle competizioni europee (Europa League e Conference League) ha privato DAZN di uno dei suoi principali punti di forza.

Inoltre, il massiccio taglio del personale e delle produzioni, combinato con una politica di prezzi considerata irragionevole dagli utenti, ha aggravato la situazione. Il risultato è stato un drastico calo degli abbonamenti e una perdita di fiducia tra gli utenti storici della piattaforma.

Le prospettive future per DAZN

Nonostante i dati negativi, DAZN ha ancora il potenziale per risollevarsi. La piattaforma detiene diritti esclusivi importanti, come la Serie A e la Serie B, che rappresentano un valore significativo per il pubblico italiano. Tuttavia, per tornare competitiva, DAZN dovrà probabilmente rivedere la sua strategia, magari ripensando la sua politica dei prezzi e cercando di arricchire l’offerta di contenuti, anche con un ritorno delle competizioni europee.

Inoltre, sarà fondamentale migliorare la qualità del servizio streaming. Le lamentele degli utenti riguardano spesso problemi tecnici, come interruzioni durante i match, che hanno contribuito a erodere ulteriormente la base di abbonati. Migliorare la stabilità della piattaforma e garantire una migliore esperienza utente potrebbero rappresentare un passo importante verso il recupero della fiducia del pubblico.

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