In un contesto in cui la moda corre alla velocità della luce, il diritto sembra spesso arrancare per tenere il passo. Tuttavia, c’è chi lavora per colmare questo divario: Stefania Gallo, fondatrice del progetto Fashion Law Italia, è una di queste figure. Recentemente, Gallo è intervenuta come ospite su RadioCiak, dove ha condiviso la sua esperienza e la visione di un settore affascinante, ma ancora poco esplorato dal punto di vista giuridico.
“Nel mondo della moda e del lusso, in continuo movimento, padroneggiare le regole è essenziale”, ha dichiarato Stefania Gallo durante l’intervista. Ha sottolineato come il Fashion Law sia una disciplina complessa e multidimensionale, che combina aspetti legali molto diversi tra loro: dai diritti di proprietà intellettuale alla fiscalità, dalla normativa internazionale alla sostenibilità. Un settore “ancora poco conosciuto in molte realtà italiane ma destinato a essere centrale per lo sviluppo dell’industria,” ha aggiunto.Proprio per questo è nato Fashion Law Italia: “Un punto di riferimento giuridico per il comparto moda e lusso, pensato per diffondere conoscenze normative e offrire supporto altamente specializzato a imprese, designer e professionisti,” ha spiegato la Gallo.
Durante il suo intervento, Stefania Gallo ha posto l’accento su una visione innovativa del diritto nella moda. Fashion Law Italia non si limita a garantire tutela legale: “Il nostro obiettivo è trasformare le regole in un valore aggiunto, in un fattore di crescita per le aziende. Il diritto della moda abbraccia settori che spaziano dall’internazionale al tributario, passando per la tecnologia, la protezione dei dati e la sostenibilità.”Un approccio, quindi, che non si ferma alla difesa legale, ma punta a creare una vera cultura d’impresa: “Implementare normative non significa solo adempiere agli obblighi di legge, ma costruire un futuro sostenibile e competitivo per le imprese italiane.”
Un aspetto centrale dell’intervista è stato il profondo legame tra Stefania Gallo e la Calabria, sua terra d’origine. “La Calabria è una regione straordinaria, fatta di storia, bellezza e talento. Tuttavia, molte potenzialità rimangono inespresse per la mancanza di opportunità reali e connessioni con il mercato globale,” ha dichiarato con passione.
L’impegno della Gallo è anche quello di supportare l’artigianato locale e le piccole imprese calabresi che contribuiscono a mantenere vivo il prestigio del Made in Italy. “Nel panorama della moda calabrese c’è ancora molta strada da fare rispetto ad altre realtà italiane,” ha ammesso. Ma per Stefania Gallo, la moda non è sinonimo solo di lusso, bensì di creatività, artigianato e lavoro quotidiano di tante piccole imprese.
Nonostante il cuore del progetto resti ancorato alle radici, Fashion Law Italia ha obiettivi che travalicano i confini nazionali. “Il diritto della moda è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Con metodo e consapevolezza, voglio contribuire a diffondere questa disciplina, dando il mio supporto anche a livello internazionale,” ha spiegato Stefania Gallo.
Per riuscirci, la fondatrice è convinta che bisogna agire con determinazione e visione a lungo termine: “Non ho mai avuto fretta di arrivare, ma mi sono sempre impegnata per farlo nel modo giusto.”
In chiusura, Stefania Gallo ha voluto lasciare un messaggio che è anche una dichiarazione d’intenti: “Credo nelle radici e credo nelle ali. La Calabria e il suo artigianato hanno bisogno di entrambe: bisogna valorizzare le tradizioni, ma anche avere il coraggio di guardare oltre, verso nuovi orizzonti.
”Fashion Law Italia è, dunque, un ponte tra passato e futuro, tra territorio e innovazione. Con un doppio obiettivo: supportare il sistema moda italiano nelle sue complessità e contribuire a creare un ecosistema in cui autentiche eccellenze come quelle calabresi possano brillare nel panorama globale.