Nel calcio, le carriere di dirigenti e allenatori sono costellate di scelte, alcune vincenti, altre meno, ma raramente un professionista del calibro di Giorgio Perinetti si espone a tal punto da rivelare un vero e proprio “rimpianto” in diretta. Ed è proprio ciò che è accaduto nei giorni scorsi, quando il noto direttore sportivo, intervenuto in collegamento telefonico a GS Channel, ha pronunciato parole destinate a risuonare a lungo nella mente degli addetti ai lavori e, soprattutto, dei tifosi giallorossi. “Io ho solo un rimpianto nella vita: aver detto no al Catanzaro qualche anno fa. Ho sicuramente sbagliato”. Una confessione sorprendente, ripresa da IlCalcioCalabrese.it, che getta una luce nuova su un capitolo poco noto della storia recente delle Aquile.
Perinetti-Catanzaro: Il corteggiamento del 2020 e il bivio della Serie C
Il contesto di questo “no” che oggi diventa rimpianto ci riporta al 2020, un’annata particolare per il Catanzaro. Il club militava in Serie C, ma era già evidente la volontà del Presidente Floriano Noto di dare una svolta decisiva al progetto giallorosso. In quel periodo, come confermato dalle stesse parole di Perinetti, ci furono dei colloqui con il massimo dirigente catanzarese. La possibilità che un nome di tale spessore e con un curriculum invidiabile potesse approdare in Calabria per guidare la direzione sportiva del club era più di una semplice suggestione.
Giorgio Perinetti, d’altronde, vanta un’esperienza quasi quarantennale ai vertici del calcio italiano, avendo ricoperto ruoli di prestigio in società blasonate come Juventus, Napoli, Palermo, Genoa e Sampdoria, solo per citarne alcune. La sua capacità di scoprire talenti, costruire squadre e gestire contesti complessi lo ha reso uno dei direttori sportivi più stimati del panorama nazionale. Un profilo così autorevole avrebbe potuto rappresentare un tassello fondamentale nel piano di rilancio del Catanzaro. Ma, per ragioni che allora sembrarono valide, quella strada non fu imboccata, e Perinetti prese una decisione diversa, un “no” che oggi, a distanza di anni, assume un significato ben diverso.
Il rammarico e la straordinaria ascesa del Catanzaro
Il perché di questo rammarico, pronunciato con una sincerità quasi disarmante, è facilmente intuibile osservando la straordinaria traiettoria intrapresa dal Catanzaro negli anni successivi a quel bivio del 2020. Da quella Serie C, che poteva sembrare un punto di arrivo per molti, le Aquile hanno costruito, sotto la guida del Presidente Noto e con innesti dirigenziali e tecnici mirati, una delle favole più belle del calcio italiano recente. La promozione dominante in Serie B, arrivata al termine di un campionato di Serie C da record, e le successive, eccellenti stagioni in cadetteria, culminate con due semifinali playoff, hanno trasformato il Catanzaro in una realtà solida e ambiziosa.
Un progetto che ha saputo valorizzare il territorio, coinvolgere una tifoseria appassionatissima e costruire un modello virtuoso. È verosimile che Perinetti, con il senno di poi, abbia riconosciuto nel percorso giallorosso un’occasione mancata, quella di essere parte attiva di una rinascita così impetuosa e ben orchestrata. Il suo “ho sicuramente sbagliato” non è solo una constatazione personale, ma anche un involontario omaggio alla lungimiranza del progetto Catanzaro, capace di raggiungere traguardi inattesi anche senza la sua guida.
Il peso delle scelte e il futuro delle Aquile
Le parole di Giorgio Perinetti offrono uno spunto di riflessione profondo sul mondo del calcio, dove le decisioni prese in un preciso momento storico possono plasmare destini e generare rimpianti significativi. Il suo pubblico riconoscimento di un errore di valutazione non fa che aumentare il prestigio del Catanzaro, visto ora come un club in cui anche un dirigente di primo livello avrebbe desiderato lavorare, una piazza che ha saputo valorizzarsi oltre ogni aspettativa.
Questo “rimpianto” di un’occasione sfumata per Perinetti è, paradossalmente, un motivo di ulteriore orgoglio per i tifosi giallorossi. Serve a confermare la bontà del percorso intrapreso dal Catanzaro, un percorso fatto di programmazione, passione e competenza, che continua a far sognare e a richiamare l’attenzione del calcio che conta, dimostrando che a volte, anche le scelte più “sbagliate” per qualcuno, possono rivelarsi quelle giuste per costruire una storia indimenticabile.