Pigliacelli 6 – Compie un intervento efficace in avvio, ma non “miracoloso”, come definito fra l’altro da un telecronista nettamente “partigiano”. Se non prendeva quello, cosa doveva prendere? Per il resto, il Pisa sta spesso al largo dalla porta avversaria. Attento nelle altre circostanze e intraprendente come sempre, nella costruzione dal basso.
Bonini 7 – Difensore concentrato e di grande senso tattico, non sbaglia nulla e si sta rivelando sempre più importante per questa squadra.
Scognamillo 7 – Da centrale è sempre una sicurezza. Puntuale e caparbio dall’inizio alla fine, non lascia passare uno spillo. Ed è l’ emblema della solidità dei giallorossi.
Brighenti 7 – Anche lui, con la sua indubbia e collaudata esperienza, fa la differenza nel reparto difensivo.
D’Alessandro 6.5 – Nel primo tempo ha modo di entrare in buone trame d’attacco e calcia verso la porta in un’occasione molto favorevole nella quale, forse, con le sue doti, poteva fare anche meglio. (Dal 55’ Compagnon 5.5 – Con il suo ingresso, i giallorossi riducono notevolmente il raggio d’azione offensivo. Ha doti per farlo, ma stavolta si è visto davvero troppo poco).
Pompetti 4.5 – Nel finale sbaglia tutto. Prima manda altissima una punizione molto interessante dai venti metri. Errore con da lui. E poi si fa espellere giustamente. Due clamorosi disastri (calcisticamente parlando) da matita rossa.
Pontisso 6.5 – Il più continuo e intraprendente, fino a quel momento il migliore in campo, difesa esclusa, viene clamorosamente sostituito. (Dal 55’ Koutsoupias 5.5 – Non si ricordano, da parte sua, giocate significative o in grado di “spaccare” la partita).
Coulibaly 6 – Giocatore molto solido e concreto, ma non certamente un “fine pedatore” del centrocampo. Ci mette grande impegno e nel complesso è attivo. (Dall’80’ Pagano n.g.).
Cassandro 5 – All’indubbia generosità, non corrisponde la qualità e neppure la concretezza. Prestazione mediocre.
Iemmello 5.5 – Si fa ingabbiare da Caracciolo e pur impegnandosi per districarsi, non ha mai modo di rendersi pericoloso. Si rifarà, lui si rifà sempre. (Dall’80’ Seck s.v.).
Pittarello 5 – Combattente e tenace, fa di tutto per far salire la squadra, ma ha un difetto che nel suo ruolo è quasi un peccato originale: non tira in porta e nemmeno la cerca. (Dal 65’ La Mantia 5.5 – Si confidava in lui per far cambiare registro alla fase d’attacco, ma stavolta in mezz’ora scarsa non ha modo di rendersi concretamente utile).
Allenatore Caserta 6.5 – Fase difensiva perfetta e compattezza di squadra sono i punti di forza. Buone trame d’attacco nel primo tempo, nella ripresa invece c’è un calo, dovuto anche all’uscita di Pontisso dopo dieci minuti del secondo tempo e la conseguente mancanza del suo dinamismo.
Filippo Inzaghi, che sia da calciatore che da allenatore non ha mai considerato l’obiettività fra le sue doti, ha parlato di gara dominata e migliore partita dell’anno. Avendo visto solo un tiro in porta e un possesso di palla tutto sommato sterile dei pisani, se fossimo in lui ci rivolgeremmo bonariamente a un buon oculista. Ora testa al Frosinone, con la mente libera e un gruppo ritrovato.