venerdì 20 Giugno 2025

Ex Catanzaro – Ranieri dice no all’Italia: il caos azzurro è totale

La panchina azzurra si tinge di giallo, ma non è il giallo delle ambizioni di un allenatore, bensì quello della più totale confusione. Quello che sembrava un accordo blindato, con tanto di via libera dalla Roma e un benestare entusiasta dell’uomo, si è trasformato in un clamoroso dietrofront nella notte, lasciando la Nazionale italiana nel caos più totale. Claudio Ranieri, l’ex calciatore del Catanzaro, l’uomo che ha incantato l’Inghilterra con la favola Leicester e che ora era pronto a un doppio incarico di lusso, ha detto no. E l’Italia, reduce dalla “botta” di Oslo, incassa la seconda stoccata.

Niente Nazionale per Ranieri: Il no inatteso e le ragioni di un ripensamento

Era tutto scritto, le firme quasi apposte. La FIGC, dopo aver sondato il terreno con il presidente giallorosso Friedkin e ottenuto il suo beneplacito per un doppio ruolo (Ranieri consulente strategico della proprietà a Roma e CT azzurro), aveva intavolato la trattativa con il “Testaccino” (o meglio, il “Genuino” che ha sempre contraddistinto la sua carriera, dai campi di Serie B e A con il Catanzaro fino alla vetta della Premier). L’accordo era pressoché raggiunto, persino lo staff era già definito. Il suo nuovo ruolo di senior advisor alla Roma, effettivo dal 1° luglio e non più da allenatore in campo (con Gasperini atteso sulla panchina giallorossa), avrebbe dovuto facilitare l’inedita formula. Le questioni legali sembravano in dirittura d’arrivo, con clausole che avrebbero blindato l’indipendenza dei due incarichi.

Poi, l’inattesa inversione a U. Un messaggio nella notte, dopo l’ultima gara per Spalletti (il 2-0 sulla Moldova che ha sancito la fine di un ciclo già annunciato), ha scosso le fondamenta di Coverciano: “Non me la sento…”. Ranieri, l’uomo dei miracoli, ha declinato la proposta federale. Dietro al ripensamento, il timore dei Friedkin di “perdere” il loro prezioso consigliere in un ruolo così delicato, che necessita di dedizione totale. Ma soprattutto, la profonda e viscerale dedizione di Ranieri alla causa romanista, come da lui stesso confermato ad Ansa: “Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto e ho deciso di rimanere a completa disposizione della Roma nel mio nuovo ruolo”. Un segnale forte, di attaccamento a una maglia che, in fondo, gli ricorda un po’ il calore e la passione vissuti anche sotto il cielo di Catanzaro, agli inizi della sua straordinaria avventura calcistica.

Il caos azzurro e le nuove ipotesi: Pioli in pole, Mancini sullo sfondo

L’Italia si ritrova così in uno stato di shock, per la seconda volta in pochi giorni. Dopo la cocente sconfitta per 3-0 contro la Norvegia di Haaland che ha messo a rischio le qualificazioni mondiali, ecco il secondo schiaffo: il no improvviso di Ranieri. La ricerca del nuovo Commissario Tecnico riparte da zero, o quasi.

Il nome di Stefano Pioli, attualmente all’Al-Nassr, torna prepotentemente in pole position. Sarebbe venuto a nuoto in Nazionale, è un dato di fatto. La sua candidatura, seppur “seconda” in ordine cronologico, è ora la più concreta, anche se la Fiorentina continua a tentarlo con proposte allettanti. Sullo sfondo, molto più sfumato rispetto a qualche ora fa, rimane l’ombra di Roberto Mancini, che non ha mai nascosto il suo rammarico per aver lasciato la panchina azzurra. Le “suggestioni mondiali” come Daniele De RossiFabio Cannavaro e Gennaro Gattuso restano al momento sullo sfondo, più legate a romantiche ipotesi che a concrete trattative.

La giornata sarà lunga, ricca di colpi di scena. La Nazionale italiana è a un bivio, e la decisione su chi guiderà gli Azzurri in questo momento così delicato è più incerta che mai. Un’incertezza che Ranieri, con la sua scelta di cuore, ha contribuito a generare, dimostrando ancora una volta che il calcio è fatto di passioni, le stesse che, un tempo, lo legavano alla maglia giallorossa del Catanzaro.

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