giovedì 19 Giugno 2025

Ex Catanzaro – Donnarumma, la furia contro Plizzari: “Quelle pagliacciate non si fanno”

La scena si è consumata pochi istanti dopo il fischio finale, in un turbinio di emozioni contrastanti che solo il calcio sa regalare. Come riporta Fanpage.it, da una parte l’esultanza sfrenata, liberatoria, di un Pescara che ritrova la Serie B dopo quattro lunghi anni; dall’altra l’amarezza, la rabbia e la delusione di una Ternana che vede sfumare il sogno promozione ai calci di rigore. In mezzo a questo caos di sensazioni, un episodio che ha acceso il dibattito e ha messo sotto i riflettori due protagonisti: Alfredo Donnarumma, attaccante della Ternana con un passato importante anche a Catanzaro, e Alessandro Plizzari, il portiere eroe del Pescara. Un confronto acceso, immortalato da un video diventato virale, che ha svelato la tensione e l’agonismo purissimo che si celano dietro ogni match decisivo.

La notte dei rigori e l’esplosione di Donnarumma

Quella tra Pescara e Ternana, valida per i playoff di Serie C, era una partita che prometteva scintille e ha mantenuto ogni promessa. L’andata in Umbria aveva visto il Pescara imporsi per 1-0, consegnando agli abruzzesi un prezioso vantaggio. Il ritorno, all’Adriatico, è stato un’altalena di emozioni, terminata 1-0 per la squadra di Liverani dopo i tempi supplementari, portando il verdetto ai calci di rigore. Ed è proprio qui che Alessandro Plizzari, estremo difensore biancazzurro, si è eretto a protagonista assoluto, trasformando la sua porta in un muro insormontabile. Ha parato ben tre rigori, negando il gol a FerranteCasasola e, ironia della sorte, allo stesso Alfredo Donnarumma, facendo esplodere la festa dei tifosi del Pescara.

Ma la tensione non si è spenta con l’ultimo tiro dal dischetto. Subito dopo la lotteria finale, Alfredo Donnarumma, reduce dal rigore sbagliato e dalla delusione di una promozione sfumata, si è avvicinato a Plizzari con il volto teso, accompagnato da altri giocatori di entrambe le squadre, curiosi testimoni di un inatteso faccia a faccia. Le sue parole, forti e dirette, sono risuonate chiare nel silenzio surreale che cala dopo una sconfitta così bruciante: “Quelle pagliacciate non si fanno“. Il riferimento era all’infortunio al polpaccio che Plizzari aveva lamentato nel finale dei tempi supplementari, un episodio che aveva interrotto il gioco per diversi minuti e che, a detta di Donnarumma, non sarebbe stato del tutto sincero.

L’attaccante, con la sua esperienza e il suo carisma, non ha lesinato consigli, o meglio, ammonimenti al giovane collega: “Ascolta me, lo dico per la tua carriera, sono cose che per il nostro livello non puoi fare“, ha aggiunto, respingendo le spiegazioni di un Plizzari che provava a difendersi. La convinzione di Donnarumma era ferma: “Dai, non ci credo che dopo un infortunio fai parate del genere!“. Una reazione dettata dall’adrenalina, dalla frustrazione e forse da quella scintilla di rabbia agonistica che rende i giocatori capaci di prodezze, ma anche di sfoghi inattesi. Un momento che, se da un lato ha mostrato il lato più crudo dello sport, dall’altro ha sottolineato l’importanza della lealtà e del rispetto, valori su cui lo stesso Donnarumma ha evidentemente voluto mettere l’accento, forse in un modo un po’ brusco, ma carico di quella sincerità che lo contraddistingue.

Donnarumma e la sua stagione in giallorosso: un impatto inaspettato

Per i tifosi del Catanzaro, il nome di Alfredo Donnarumma evoca ricordi recenti di una stagione, la 2023/2024, che lo ha visto vestire la maglia giallorossa in Serie B. L’attaccante è arrivato in prestito dalla Ternana il 10 agosto 2023, con l’obiettivo di portare esperienza e gol in un reparto offensivo ambizioso, ma la sua esperienza in Calabria, seppur ricca di impegno, è stata per certi versi al di sotto delle aspettative, specialmente in termini realizzativi per un centravanti del suo calibro. Il suo ritorno alla Ternana è avvenuto il 30 giugno 2024, al termine di un’annata che ha visto il Catanzaro protagonista di un percorso straordinario, ben oltre le più rosee previsioni.

Durante la sua permanenza in giallorosso, Donnarumma ha collezionato 23 presenze totali, di cui 20 in campionato e 3 nei playoff che hanno visto le Aquile spingersi fino alla semifinale. Nonostante le aspettative elevate che spesso accompagnano i marcatori prolifici come lui, il suo contributo in termini di reti si è fermato a 3 gol. Una cifra modesta per un attaccante abituato a ben altri numeri in Serie B. La percezione comune è che l’esperienza in giallorosso non sia stata pienamente soddisfacente per il giocatore, che non è riuscito a esprimere con continuità il suo potenziale realizzativo.

Tuttavia, tra le poche luci della sua stagione a Catanzaro, una brilla di intensità particolare, ed è quella del gol al 96′ nei quarti dei playoff contro il suo ex Brescia. Quella rete, siglata proprio allo scadere dei tempi regolamentari, fu fondamentale per portare la gara ai supplementari, permettendo poi ai giallorossi di vincere e avanzare nel tabellone. Un lampo decisivo, che ha mostrato per un istante il vero Donnarumma e che ha reso la sua presenza a Catanzaro memorabile per un momento di pura estasi sportiva, in una stagione altrimenti avara di gioie personali sul fronte realizzativo. La sua presenza in campo, la sua capacità di far salire la squadra e di lottare su ogni pallone, sono state comunque qualità apprezzate da mister Vivarini e dai compagni. L’episodio con Plizzari non fa che confermare il carattere forte e schietto di Donnarumma, un attaccante che in campo non si tira mai indietro e che non teme il confronto, sia con gli avversari che con se stesso. La sua esperienza in giallorosso, seppur con luci e ombre, ha arricchito il bagaglio di un giocatore che, a 34 anni, continua a vivere il calcio con un’intensità quasi giovanile.

La replica di Plizzari e il difficile equilibrio tra agonismo e rispetto

Le telecamere si sono poi spostate su Alessandro Plizzari, che ai microfoni di Rete8 ha risposto alle accuse di Donnarumma con la pacatezza e la trasparenza di chi non ha nulla da nascondere: “Mi ha detto che secondo lui ho fatto delle sceneggiate, ma io sono proprio l’ultimo a fare certe cose”. Il portiere ha espresso il suo dispiacere per l’impressione che il suo infortunio possa aver dato al collega: “Mi dispiace che sia andata così perché è un gran giocatore, ha una bella carriera e mi dispiace che abbia avuto questa impressione di me”.

Le parole di Plizzari risuonano come un tentativo di riportare la discussione su un piano di reciproco rispetto, nonostante la veemenza dell’attacco subito. La sua prestazione in campo, coronata da almeno cinque parate decisive tra tempi regolamentari e supplementari e le tre parate ai rigori, parla da sé. Il Pescara ha centrato la promozione in Serie B grazie anche e soprattutto al suo portiere, un fatto inconfutabile che va oltre le polemiche da bordo campo. L’episodio, per quanto spiacevole nel momento, offre uno spunto di riflessione sul sottile confine tra l’agonismo esasperato, tipico di gare ad altissima posta in gioco come i playoff, e la sportività. I calciatori, pur professionisti, sono uomini sottoposti a pressioni immense, e le loro reazioni, a caldo, possono essere estreme. L’importanza di saperle gestire, di imparare dagli errori e di mantenere sempre un comportamento esemplare, è fondamentale per la loro carriera e per l’immagine stessa del calcio.

Oltre la polemica: il valore dello sport e delle carriere

L’episodio Donnarumma-Plizzari è destinato a rimanere un piccolo tassello nella grande enciclopedia del calcio, un momento di tensione che si inserisce in un contesto più ampio di rivalità, passione e aspirazioni. Per Alfredo Donnarumma, reduce da un’esperienza a Catanzaro in cui, nonostante le difficoltà, ha saputo lasciare un segno indelebile con un gol dal peso specifico altissimo, e ora di nuovo protagonista con la Ternana, resta la consapevolezza di aver dato tutto, anche nel confronto verbale, spinto da un desiderio di lealtà che, seppur espresso in maniera focosa, è parte integrante del suo carattere. Per Alessandro Plizzari, l’episodio si configura come un piccolo neo in una serata trionfale, una lezione forse inaspettata che lo aiuterà a crescere ancora, sia come portiere che come uomo.

Al di là delle recriminazioni e delle parole al vetriolo, ciò che emerge è la cruda bellezza di uno sport che sa essere capace di generare emozioni profonde e, a volte, incontrollabili. La Serie B ha ritrovato il Pescara e ha visto il Catanzaro vivere un sogno ad occhi aperti, con la soddisfazione di aver eliminato il Brescia anche grazie a quel guizzo decisivo. E in questo grande teatro del calcio, anche un confronto acceso come quello tra Donnarumma e Plizzari assume il suo significato, ricordandoci che dietro ogni risultato, dietro ogni parata e ogni gol, ci sono uomini, passioni e storie che si intrecciano, rendendo questo sport unico e inimitabile.

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