Riprenderà oggi pomeriggio la preparazione da parte del Catanzaro in vista della gara dell’Arechi contro la Salernitana in programma domenica 29 alle 15.00.
Uno stadio che evoca splendidi ricordi al popolo giallorosso. Il pensiero non può non tornare indietro di un anno e mezzo a quel 19 marzo 2023, data in cui proprio sul terreno di gioco dei campani il Catanzaro ottenne matematicamente con ben 5 giornate d’anticipo l’attesa promozione in B al termine di una cavalcata che concluse una stagione memorabile.
Ma questo ormai fa parte del passato. Il presente dice ben altro. Il Catanzaro dopo la rivoluzione tecnica e dirigenziale operata in estate arranca non riuscendo a trovare quell’identità di gioco che necessita per disputare un campionato senza patemi d’animo.
A poco serve tirare in ballo la scusante dei 18 elementi nuovi arrivati quest’anno anche perché, diciamolo apertamente, non c’era la necessità di farne arrivare in città così tanti per rendere competitivo l’organico.
Certo è che mister Caserta avrà il suo ben da fare con questa abbondanza di giocatori, soprattutto esterni molti dei quali non adatti ad effettuare entrambe le fasi di gioco ma solo quella offensiva.
Pensiamo ai vari Buso, Compagnon, Volpe, D’Alessandro, Brignola Seck che dovranno convincere il tecnico sulla bontà delle loro caratteristiche e soprattutto dovranno essere in grado di applicare un modulo a lui tanto caro ma che ad oggi non ha convinto.
E’ noto che il 4-2-3-1 è l’assetto tattico su cui vorrà puntare il mister che finora ha messo in mostra nel corso di una gara (Cittadella) e nel primo tempo decisamente inguardabile contro la Cremonese.
Senza entrare nel merito della validità o meno di questo o del 3-5-2 adottato nelle prime 4 gare di campionato, si ha la netta impressione che ci sia molta confusione, e il riferimento non è ovviamente solo ai giocatori, nell’applicare degli schemi che permettano di dare una fisionomia di gioco alla squadra.
La recente sconfitta contro i grigiorossi ha destato i primi malumori da parte di una piazza che in pate già non aveva visto di buon occhio la scelta di Caserta alla guida tecnica del Catanzaro.
Non è il caso comunque di fare processi in quanto è giusto, in questa fase, far lavorare il mister senza pressioni e senza additarlo di colpe probabilmente solo in parte sue.
Se il Catanzaro non ride, di certo il prossimo avversario delle Aquile non lo fa neanche in quanto anche la Salernitana al pari dei calabresi, ha effettuato una rivoluzione tecnica che è causa della mancanza di una vera identità di gioco che mister Martusciello sta provando a trovare.
Il punto di differenza tra le due formazioni non fa certo gioire più di tanto i campani ma il recente pareggio ottenuto contro la Reggiana in trasferta autorizza i granata ad affrontare il match con il Catanzaro con maggiore fiducia.
Sarà una gara che potrebbe rappresentare una svolta per entrambe le formazioni? Allo stato attuale non lo crediamo affatto perché, specie in casa giallorossa, il lavoro da svolgere è tanto. Cominciamo a trovare la classica quadra, per poter poi pensare di dare una svolta – si spera – alla stagione.