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sabato 18 Gennaio 2025

Spezia, Candelari: “Catanzaro sarà una trasferta dura, ma lavoriamo con i piedi per terra”

Pietro Candelari, giovane promessa dello Spezia, ha condiviso le sue sensazioni attraverso le pagine de La Nazione. Alla vigilia della trasferta contro il Catanzaro, il talentuoso centrocampista ha parlato del suo percorso, delle ambizioni della squadra e delle difficoltà che li attendono in Calabria. Nonostante la sua giovane età, Candelari si sta affermando come una delle pedine più promettenti della rosa guidata da Luca D’Angelo.

Un percorso di crescita e responsabilità

A soli 19 anni, Pietro Candelari è già al secondo anno tra i professionisti, consolidandosi come uno dei volti emergenti del calcio italiano. “Essere in Serie B a questa età non è scontato, e mi sento responsabilizzato. È bello non essere più un ragazzo, anche se dentro mi ci sento ancora”, racconta. L’esperienza accumulata lo scorso anno è stata fondamentale per inserirsi in un gruppo che ha saputo valorizzarlo. “I più esperti scherzano con me e mi fanno sentire a mio agio, ma in campo mi prendo le mie responsabilità.”

Tra i suoi punti di riferimento spiccano Cassata e Bandinelli, mentre Samuele Esposito rappresenta una fonte di ispirazione per il giovane calciatore. Ma è soprattutto il lavoro quotidiano con mister Luca D’Angelo a fare la differenza: “Ci trasmette una mentalità guerriera, ma anche tranquillità e sicurezza in noi stessi.”

Catanzaro: una sfida impegnativa

Con il focus ben saldo sulla prossima gara, Candelari guarda al match contro il Catanzaro come una delle trasferte più complicate della stagione. “È una trasferta dura”, ammette, sottolineando la qualità dei giallorossi e il valore del fattore campo del “Ceravolo”. Per lo Spezia, reduce da un pareggio amaro nel derby contro la Sampdoria, sarà fondamentale mantenere lo stesso approccio determinato: “Dovremo giocare con la mentalità giusta e sporcare il gioco quando serve. Il Catanzaro è una squadra che sa muovere bene il pallone, quindi servirà attenzione.”

Nonostante l’amaro in bocca lasciato dall’ultima partita, Candelari è fiducioso: “Il derby ci ha lasciato l’amaro in bocca, avremmo meritato più del pareggio. Ma lavoriamo guardando una partita alla volta. È da marzo in poi che i punti iniziano a contare davvero.”

Un giovane con i piedi per terra

Nato ad Ancona, Candelari ha lasciato la sua città per inseguire il sogno di giocare a calcio. “All’inizio non è stato semplice adattarsi, ma mi sono trovato bene sia dentro che fuori dal campo. La mia famiglia mi segue sempre ed è orgogliosa di me. Questo era il mio sogno e lo sto realizzando.” Dopo quattro anni passati a La Spezia, il giovane calciatore si sente ormai legato alla città: “È bellissima, simile alla mia. Non so ancora parlare il dialetto, ma lo capisco. E sono innamorato del pesto!”

L’amore per la città si riflette anche nella sua relazione con i tifosi: “Indossare questa maglia significa tanto. Vignali e Cassata ci raccontano spesso aneddoti sul passato, e questo ci fa capire l’importanza di essere parte dello Spezia.”

Sogni e ambizioni

In campo, Candelari si considera un trequartista, ma la sua versatilità gli permette di giocare anche come mezzala. “Mi ispiro a Isco, ma cerco di adattarmi alle esigenze della squadra.” Con un gol già realizzato in Coppa Italia, il giovane sogna di ripetersi, magari proprio contro il Catanzaro. “So solo che quando segnerò, dedicherò il gol ai miei genitori, a cui devo tutto.”

Una squadra in crescita

Con 34 punti conquistati in un inizio di stagione da record, lo Spezia sta dimostrando di poter competere ai vertici della Serie B. Candelari, però, invita alla prudenza: “Dobbiamo restare con i piedi per terra. Lavoriamo guardando alla partita che verrà. Il vero obiettivo è fare bene nel lungo periodo.”

La sfida contro il Catanzaro rappresenta un banco di prova importante per consolidare le ambizioni della squadra. Con il ritorno di pedine fondamentali come Cassata e Soleri, il tecnico D’Angelo potrà contare su un gruppo compatto e determinato.

Pietro Candelari incarna il futuro dello Spezia: un mix di talento, umiltà e determinazione. Il match contro il Catanzaro sarà un’occasione per confermare la crescita personale e della squadra. “Non vediamo l’ora di scendere in campo e dare il massimo,” conclude il giovane centrocampista. Per lo Spezia, il viaggio in Calabria rappresenta una nuova sfida, con la speranza di tornare a casa con tre punti e un ulteriore passo verso gli obiettivi stagionali.

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