La gara interna con il Pisa ha confermato che i giallorossi possono competere con tutti e aspirare ad un posto play off
La partita di domenica sorsa con il Pisa ha dato alcune conferme. La prima, la più evidente, riguarda il fatto che per la prestazione e la mole di gioco espresse il Catanzaro contro avversari che giocano a viso aperto e senza erigere le classiche barricate nel tentativo di strappare il punto, può far bene perché in grado di imbastire un gioco più che apprezzabile e spesso anche di livello superiore a quello dell’avversario in termini qualitativi e di numero di azioni create.
Nella partita con il Pisa è stato il Catanzaro a afre il Pisa in quanto ad occupare il secondo posto in classifica sembrava fossero i giallorossi e non i toscani.
Non vogliamo essere tacciati come presuntuosi ma ciò è quanto emerso al termine dei 90’ contro i nerazzurri come dimostrano anche i commenti di coloro che hanno assistito alla gara o l’hanno seguita in tv.
Aspirare ad un piazzamento play off non risulta quindi impossibile nonostante, giustamente, mister Caserta continui a predicare calma e invita a pensare a raggiungere l’obiettivo primario che rimane la salvezza.
Altra certezza è data dal fatto che nel reparto avanzato le polveri siano un po’ bagnate.
La mancanza di cinismo e concretezza sta diventando una costante e le poche reti finora messe a segno lo dimostrano pur a fronte di un bel gioco e di manovre che spesso mettono nelle condizioni gli attaccanti di concludere a rete. L’esempio più lampante è dato da Pittarello che per quanto volenteroso, lottatore e cerchi di far salire la quadra, dai sedici metri risulta inconcludente non riuscendo ancora a sbloccarsi.
Il gol per un attaccante è tutto, si sa, e probabilmente il non aver ancora cancellato lo zero dalla casella delle marcature lo condiziona molto e lo fa giocare con maggiore frenesia e poca freddezza e cinismo.
In questa ottica la mancanza di una vera spalla a Iemmello ha condizionato non poco l’esito di diverse gare fin qui disputate.
Il basso rendimento di Biasci è motivato essenzialmente dal suo impego limitato. Appare strano a molti il fatto che Tommy che in coppia con Pietro ha segnato oltre 100 reti in due anni e mezzo quest’anno non stia trovando posto con maggiore costanza.
Il suo impiego con il contagocce rappresenta un segnale certamente non positivo su una sua permanenza sebbene la società e lo stesso giocatore vogliano che il cammino possa proseguire insieme al netto del rendimento espresso fino al termine della passata stagione, della simbiosi e della perfetta sintonia che il giocatore ha con l’ambiente giallorosso. Aspetti questi che certamente hanno contribuito molto a raggiungere i traguardi personali e di squadra.
E’ chiaro che, stando così le cose, l’arrivo di un altro attaccante di esperienza – per il quale il sacrificato dovrebbe essere La Mantia – potrebbe rendersi utile per rendere ancor più proficue le manovre in termini di realizzazione.
Vedremo cosa ci riserverà il DS Polito nel corso dei prossimi 13 e decisivi giorni di mercato.