Vivarini, senza Scognamillo (squalificato) e Verna (infortunato), schiera le Aquile con il consueto 4-4-2: Fulignati; Situm, Brighenti, Krajnc, Veroli; Sounas, Ghion, Pompetti, Vandeputte; Iemmello, Stoppa. Il Venezia, di contro, si dispone con il 3-4-2-1: Bertinato; Modolo, Altare, Sverko; Candela, Tessmann, Busio, Ellertsson; Johnson, Pierini; Pohjanpalo.
Al 25′ il Venezia passa in vantaggio: Fulignati calcola male il tempo dell’uscita ed atterra in area di rigore un giocatore avversario, il direttore di gara non può fare altro che fischiare la massima punizione. Pohjanpalo trasforma con freddezza.
Al 40′ il Catanzaro pareggia grazie ad un missile terra-aria di Ghion (al suo primo centro in cadetteria) su assist del solito Vandeputte.
Nei minuti di recupero, il Venezia trova il 2 a 1 con Johnson abile a sfruttare una sponda del compagno di squadra ed a battere con un potente rasoterra l’estremo difensore giallorosso.
Nel primo tempo, il Catanzaro gioca e crea relativamente poco, il Venezia riparte velocemente e tenta di sfruttare tutti gli errori avversari.
Al 50′ Iemmello servito al bacio da Vandeputte, calcia di poco alto sopra la traversa.
Nemmeno un minuto e Fulignati compie letteralmente un miracolo sull’attaccante dei lagunari.
Al 90′ Bjarkason, dopo un consulto al VAR, viene espulso per un fallo cattivo (ed inutile) su Ghion.
Nei minuti di recupero il Catanzaro va vicinissimo al pareggio con un tiro di Brignola deviato da un difensore avversario.
La gara termina dopo 7′ di recupero sul punteggio di 2 a 1. Terza sconfitta di seguito per le Aquile che, senza fare drammi, devono ritrovare smalto in vista del derby.
Foto: US Catanzaro 1929