Il percorso di Federico Bonini in giallorosso si chiude con un messaggio caldo e riconoscente ai tifosi, ma anche con una nuova sfida all’estero. Dopo un solo, straordinario anno al Catanzaro, il difensore classe 2001 vola in Spagna: è ufficiale da qualche giorno la cessione a titolo definitivo all’UD Almería, club della Segunda División (secondo anno consecutivo nella categoria). Un trasferimento che fotografa al meglio il doppio valore del suo passaggio in Calabria: crescita tecnica e personale del giocatore, plusvalenza importante per la società.
“Questa città resterà per sempre nel mio cuore”: il saluto e il legame con la piazza
Nel suo post su Instagram, Bonini ha scelto parole semplici e vere: ringraziamenti ai tifosi, alla società e ai compagni, definiti “fratelli dentro e fuori dal campo”. È la chiusura di un cerchio che lo ha visto entrare in punta di piedi e uscire tra gli applausi. A Catanzaro ha trovato un ambiente esigente ma capace di riconoscere impegno e qualità. E lui, con atteggiamento professionale e disponibilità totale, ha saputo farsi voler bene.
Un anno da copertina: 9 gol e 5 assist al primo vero campionato di B
Arrivato nell’estate 2024 dalla Virtus Entella (operazione impostata con obbligo di riscatto intorno a 500 mila euro, esercitato quest’anno), Bonini ha impiegato poco a prendersi la scena. Al primo vero anno in Serie B dopo averla solo assaggiata in passato, ha firmato un rendimento da primo piano: 9 reti e 5 assist partendo dalla difesa — un bottino da centrocampista offensivo più che da centrale/braccetto di retroguardia. Numeri, ma non solo numeri: letture pulite, personalità nelle due fasi, presenza sulle palle inattive, leadership crescente in un gruppo che ha chiesto e ottenuto tanto da se stesso. La sua stagione ha acceso i riflettori anche oltre confine e ha contribuito in modo concreto alle ambizioni del Catanzaro, dentro una squadra capace di unire talento e struttura.
L’operazione con l’Almería: incasso e percentuale futura, la firma di una strategia
Il passaggio all’UD Almería certifica la bontà del lavoro del club e del DS Ciro Polito. Dopo l’investimento fatto dodici mesi fa, il Catanzaro incassa una cifra nell’ordine dei 3 milioni di euro (bonus compresi), con percentuale sulla futura rivendita: una plusvalenza netta che rafforza la sostenibilità del progetto e rimette risorse sul tavolo per completare il mercato. L’Almería, che punta alla risalita in Liga, prende un difensore nel pieno della maturazione: già pronto, ma con margini aperti. Per Bonini è un salto di caratura internazionale; per il Catanzaro, la conferma di una rotta chiara: valorizzare, vincere in campo e sul mercato.
Il congedo e l’eredità tecnica
Il suo addio lascia un’eredità doppia. Tecnica: un modello di difensore totale capace di incidere anche nell’area avversaria, utile come riferimento per i più giovani del reparto. Culturale: la prova che a Catanzaro si cresce, si migliora, si costruisce valore. La curva lo saluta con affetto; la società con orgoglio, perché trasforma un’intuizione in un asset che moltiplica risorse. Il messaggio finale del giocatore — “Voi, noi, il Catanzaro resterete per sempre nel mio cuore” — è il fotogramma che resta: appartenenza vera, oltre il contratto.
Sguardo avanti
Ora la palla passa al club, chiamato a sostituire un tassello pesante senza snaturare l’identità. Il mercato offre strade e tempi: il Catanzaro ha mostrato di saper scegliere e aspettare. L’uscita di Bonini non è una sottrazione, ma un’equazione ben risolta: ha portato rendimento, ha generato valore, ha acceso una nuova strada. Buon viaggio, Fede. E grazie.