Nell’aula magna Beato Francesco Mottola del Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio X” di Catanzaro si è svolto in queste ore un importante incontro inserito nel percorso formativo dei futuri presbiteri e religiosi e dei loro formatori: “Educare-Educarsi al tempo dei social. Le mega-tendenze del digitale, i fenomeni mediali e la loro influenza sul mondo educante”.
Promosso dal Servizio Regionale Tutela dei minori, l’incontro moderato da Don Giuseppe Scigliano (coordinatore ufficio diocesano Rossano-Cariati tutela dei minori e delle persone vulnerabili) è stato introdotto da S.E.Rev.ma Mons. CLAUDIO MANIAGO (Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace) sottolineando come “gli strumenti digitali non sono da demonizzare ma coglierne le potenzialità in ordine al bene”. Continua: “Siamo educatori e sarete educatori, in un mondo in cui i social sono importanti, e questo per noi non può essere nè banale e nè superficiale. Dobbiamo educarci ai social, ed essere consapevoli che a noi questi servono se vogliamo intercettare una popolazione che vive immersa in questi; non soltanto i giovani”. Raccomanda poi: “Dobbiamo usare i social sperando di non essere usati”.
Nella sua brillante relazione, Marco Brusati, esperto nei processi di comunicazione applicati ai percorsi formativi, educativi e pastorale, si è soffermato su “la Generazione alfa – un’attenzionata speciale che ha bisogno di una tutela speciale”, facendo un ampia sottolineatura sull’utilizzo dei social nelle relazioni, chiedendo se “facciamo una cosa perchè possiamo pubblicarla, o la pubblichiamo perchè l’abbiamo già fatta?!” Aggiunge intervendendo circa la comunità educante in un tempo in cui la vita frontale e la vita mediale non hanno argini ben definiti, che “chi comunica ai nostri figli entra in relazione con loro e ne influenza le vite”. Dopo essersi soffermato sul fenomeno della pornografizzazione delle relazioni, conclude lanciando un appasionato invito: Non temete mai di educare anche se, quanto dite sembra non essere al passo con i tempi.