Dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro il Bari, il tecnico del Frosinone, Vincenzo Vivarini, ha rilasciato una lunga e riflessiva intervista, in cui ha fatto il punto sulla complicata situazione della squadra. Le parole dell’allenatore, riportate da tuttofrosinone.com, rivelano il peso che Vivarini sente su di sé in questo momento, ammettendo le sue responsabilità e cercando di analizzare i motivi che hanno portato la squadra a una crisi così profonda.
“E’ un momento particolare, difficile, il primo responsabile sono io. Bisogna trovare delle soluzioni per uscire da questa situazione”, ha dichiarato il tecnico.
Una prestazione inaccettabile per il Frosinone di Vivarini
Vivarini non ha cercato alibi per la debacle casalinga contro il Bari, ammettendo che la prestazione della squadra è stata ben al di sotto delle aspettative. “Oggi abbiamo provato ad aspettarli e ripartire, abbiamo avuto qualche occasione ma parliamo comunque del niente. E’ inaccettabile la prestazione che abbiamo fatto, mi sento molto responsabile”. L’allenatore ha sottolineato come la squadra non riesca a esprimere il suo potenziale, un problema che va ben oltre i semplici errori tecnici o tattici.
Vivarini ha mostrato grande trasparenza nelle sue dichiarazioni, spiegando come, nonostante il duro lavoro svolto durante la settimana, i risultati non riescano a vedersi in campo: “Si cerca in tutti i modi di sistemare le cose ma riusciamo a vedere poco in campo. Vi capisco e capisco anche i nostri tifosi”.
La mancanza di fiducia e serenità
Uno dei principali problemi evidenziati dall’allenatore è la mancanza di fiducia all’interno della squadra, che appare sempre più fragile e mentalmente “depressa”. Vivarini ha parlato di una squadra che non riesce a eseguire nemmeno le azioni più semplici, come fare “tre passaggi di fila”, e ha sottolineato la necessità di restituire tranquillità ai giocatori: “Dobbiamo dare serenità e tranquillità a questi giocatori, per fargli ritrovare la fiducia”.
Il tecnico ha inoltre indicato la possibilità di apportare modifiche tattiche, come passare a un centrocampo a tre e una difesa a quattro, per cercare di migliorare l’equilibrio in campo e facilitare la ripresa del gioco.
L’importanza del lavoro e della lucidità
Vivarini è ben consapevole che, in una situazione come quella del Frosinone, la soluzione più efficace è continuare a lavorare con impegno e lucidità. “E’ il lavoro che ci può tirare fuori da queste situazioni, nel calcio le soluzioni sono infinite”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di rimanere concentrati e uniti per trovare una via d’uscita.
Riguardo alla sua posizione, sempre più traballante, Vivarini ha risposto con grande onestà: “Mi sento in grande discussione ma per me conta solo il Frosinone. Siamo tutti sulla stessa barca, noi, i tifosi. Devo essere lucido per pensare al bene del Frosinone”.
La sconfitta contro il Bari ha peggiorato la già delicata situazione del Frosinone, e Vivarini non nasconde il fatto che la squadra stia attraversando una vera e propria crisi mentale: “Vedo una squadra depressa mentalmente che non ha fiducia. Magari un gol ti dà fiducia, ti fa scattare una scintilla. Il gol a fine primo tempo ci ha fatto tornare nello spogliatoio ancor più depressi di prima”.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se il tecnico riuscirà a trovare le soluzioni che sta cercando, o se la dirigenza del Frosinone deciderà di prendere provvedimenti per cambiare rotta.