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mercoledì 9 Aprile 2025

Catanzaro-Bari 3-3:  Iemmello poesia pura, Ilie brillante, ma quanti errori dietro. Le pagelle di Aurelio Fulciniti

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Pigliacelli 5.5 – Tre tiri in porta, tre gol subiti. Sulle reti non ha colpe, ma viene salvato dai compagni in altre sue occasioni, dove non è impeccabile: nel primo tempo ci pensa Brighenti, nella ripresa Situm (prodigioso).
Brighenti 5.5 – La difesa ha traballato parecchio e anche lui non è esente da responsabilità, ma in un’occasione, nel finale della prima frazione, salva un gol già fatto.

Bonini 6 – Un voto in più per il gol e per l’efficace propensione offensiva. Per il resto, una serie di errori decisivi in difesa. In occasione del primo gol barese, sbaglia goffamente e consente a Maita di lanciare con tutta comodità Lasagna che sblocca il risultato. Sulla seconda rete, toccava a lui chiudere su Favasuli e invece si fa trovare del tutto impreparato.
Scognamillo 5 – Sul primo gol barese è fuori posizione, ma anche sul terzo non è esente da colpe. Certo, il vento ha condizionato anche la manovra difensiva, nella ripresa, ma le responsabilità di Scogna sono chiare ed evidenti.

Cassandro 6 – Una prima frazione di gara, la sua, giocata con impegno ma senza infamia e senza lode. Ma non è certo il giocatore che può fare totalmente la differenza. Però si impegna a fondo. (Dal 46’ Situm 6.5 – Al suo attivo ha due strepitosi interventi difensivi su Lasagna che evitano guai più grossi alla già imbarazzante difesa giallorossa).
Pompetti 6 – Apprezzabile in fase di impostazione, più che in quella di pressing e interdizione. Ha inoltre una propensione forse eccessiva ad accollarsi molte battute su calcio piazzato, che non sempre risultano precise. Comunque, tutto fa parte della grande personalità che gli riconosciamo da quando veste con onore la maglia giallorossa.

Petriccione 7 – Non si può prescindere da lui. La manovra, per ritmo, qualità e personalità, passa tutta dai suoi piedi. Esce per infortunio e da quel momento svanisce il punto di riferimento a centrocampo. Da lì, la squadra inizia a soffrire anche nel reparto che funzionava meglio di tutti. (Dal 70’ Coulibaly 5 – Avrebbe dovuto dare un contributo solido sulla mediana ed invece fa notizia solo per gli errori e lo scarso contributo offerto).

Pagano 5 – Un’involuzione completa, rispetto alle ultime partite da titolare che gli avevamo visto giocare. Non incide e non offre nessuna giocata di rilievo. Sull’esterno rimane praticamente bloccato e il suo contributo si rivela del tutto mediocre e inconcludente. (Dal 46’ Ilie 7.5 – Il giovanissimo romeno è calciatore di grande qualità e di classe cristallina. Favorisce il terzo gol di Quagliata con un assist geniale, un vero colpo di biliardo con tanto di effetto e smorzata incorporata. Col pallone ai piedi fa ciò che vuole e all’ultimo minuto stava per segnare un gol stratosferico con un calcio d’angolo alla Palanca che sfruttando il vento a favore (come il suo illustre predecessore) colpisce la traversa nei pressi del secondo palo. Peccato che non sia arrivato il gol, perché altrimenti, come si dice metaforicamente in questi casi, “sarebbe caduto giù lo stadio”).

Quagliata 7 – Grande gol, il secondo stagionale, con inserimento perfetto e tiro imprendibile. Per il resto, tante volate interessanti sulla fascia, da par suo. Unico neo, un mancato intervento in occasione del secondo gol barese, quello di Favasuli.

Iemmello 8 – Un gol che vale il prezzo del biglietto e lo conferma saldamente in testa alla classifica dei cannonieri del campionato cadetto. In un calcio dove molti a volte sembrano quasi spaventati quando tirano, persino davanti alla porta, lui da trenta metri non ci pensa su un attimo e segna un gol da leggenda, per preparazione e qualità del tiro. Oltretutto, ha il vento contrario, ma da buon capitano di lungo corso sulla terraferma in un campo di calcio, sa ascoltare il vento e farselo amico, come i veri capitani di mare, regalando una prodezza da vedere e rivedere. Sfiora altre due volte il gol, impegnando il portiere avversario su punizione e con un gran tiro dalla distanza. (Dall’88’ Compagnon s.v.).

Pittarello 5 – Corre e lotta, ma non basta. Davanti alla porta spreca davvero troppo. Fumoso. (Dal 68’ Biasci 5 – Sbaglia un gol che poteva risultare decisivo per il 4-2 e dare una svolta a una gara che poi ha avuto un epilogo beffardo ed imprevisto. Il pallonetto era una gran soluzione per segnare, ma la misura del tocco si è rivelata sbagliata ed il portiere avversario ha avuto vita facile nel parare).

Allenatore Fabio Caserta 5.5 – Contro il Bari e stata una partita decisiva per capire se questo Catanzaro ha il fiato corto, oppure può respirare a pieni polmoni l’aria di alta classifica in zona playoff. Ma nell’occasione le note negative hanno superato quelle positive, che pure sono state di altissimo livello. La difesa, che a gennaio e febbraio sembrava aver trovato un equilibrio perfetto, sta iniziando a traballare e a prendere gol con allarmante frequenza proprio nel periodo in cui è aperta la corsa per accaparrarsi una buona posizione nei playoff.

Inoltre, l’attacco, a parte la genialità prolifica di Iemmello, continua ad essere spuntato, confermando il trend stagionale. Un rendimento di alto livello è arrivato in particolare dalla zona nevralgica del centrocampo: Petriccione e soprattutto Ilie, subentrato all’ evanescente Pagano, possono essere la mossa vincente in più per le prossime gare.

Ma ci vuole per lo meno una difesa più solida, indispensabile nelle prossime partite, che saranno quanto mai decisive per ottenere un buon piazzamento finale.

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