Di Adriano Macchione
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In Coppa Italia c’è già il Verona con… Mazzanti
Il 29 agosto prende il via la Coppa Italia. Di solito l’inizio della Coppa, decreta la fine del fuoco
dell’estate. Quella del 1971 aveva portato due crepitii. Era stata l’estate del boom del nuoto, non
da mare, ma da piscina. Tale Novella Caligaris, 17 anni, ha vinto tutto quello che c’era da vincere
(e così farà per i successivi quattro anni). La ragazza è già un mito. Ed ecco le piscine d’Italia
riempirsi come mai si erano riempite prima. Ma, al di là del neonato interesse per il nuoto come
sport, non è stata certamente lei, imberbe e dolce, a togliere il sonno a molti italiani. Un altro tipo
di donna, infatti, sta ormai imperversando per le strade. Si vedono in giro fisici ben più atletici di
quella dell’imberbe ed ingenua Novella. Che però non vincono un bel niente. Sculettano in hotpants, facendo a gara a chi indossa i più minuscoli. La moda diventa provocazione. La donna si
“libera”. Al grido di “io sono mia”. A Catanzaro un po’ meno. Ma non tutto il mondo è paese.
D’altronde, sembrano dire, chi ce lo fa fare? Qui hanno occhi solo per la squadra. Guarderebbero
più Gori in pantaloncini sul corso che una di noi in hot. Ma è solo una scusa. Molti genitori
“catanzarisi” si vede lontano un miglio che non sono… svedesi.
A Catanzaro, comunque, finita l’infuocata estate, degli hot pants non interessa più a nessuno, né a
figlie né a genitori. Il Catanzaro esordisce in Coppa Italia, preludio al campionato, ed è lì che si
sposta l’attenzione di tutti.
L’esordio arriva a Verona. Seghedoni vara la prima formazione “ufficiale” della stagione. In
attacco non c’è Mammì, al quale è preferito Gori. Entrambi i giocatori, insieme a Busatta, sono al
momento coloro che non hanno ancora accettato le proposte economiche della società. Ma loro,
non sono dei… Monticolo e restano a disposizione, in attesa di… essere accontentati. Seghedoni,
da parte sua, è alle prove generali.
Ma ecco la gara con il Verona. Il Catanzaro va in vantaggio con Spelta al 18°, poi ancora Spelta
sbaglia il rigore del 2-0 e poco dopo, al 24°, pareggia per il Verona Mazzanti. Già, quel Mazzanti
che, poco meno di quattro anni dopo, segnerà ai giallorossi un altro gol, stavolta ben più
devastante, quello dello spareggio per la Serie A di Terni vinto dal Verona per 1-0. A saperlo, per
certo Banelli o Silipo, in questa gara al Bentegodi di Coppa Italia, gli avrebbero appiccicato sin
d’ora un pestone da lasciarlo zoppo per parecchi anni e non averlo tra i piedi al Liberati di Terni.
Concluso il primo tempo sull’1-1, nella ripresa nel Catanzaro al 19° Mammì subentra a Gori (con
Spelta spostato ala destra) e al 35° Seghezza a Braca.
Nella stessa giornata di Coppa Italia l’altra partita del girone dei giallorossi vede il Napoli
incredibilmente sconfitto al San Paolo dal… Sorrento, neopromosso in Serie B, per 0-1 mentre
invece osserva un turno di riposo il Palermo.
Al “San Vito” il Catanzaro meglio della Nazionale
La 2a giornata di Coppa Italia propone il 5 settembre Catanzaro-Napoli. Si gioca al “San Vito” di
Cosenza in quanto il “Militare” non è agibile per i lavori di ampliamento in vista della Serie A. Lo
stadio cosentino si presenta stracolmo in ogni ordine di posti. Sono presenti, infatti, ben 30.000
spettatori. L’incasso è di 51 milioni. Per Cosenza si tratta del primato assoluto di affluenza che
supera addirittura quello precedentemente stabilito in occasione della partita della Nazionale
contro il Cipro del 1° novembre 1967 quando confluirono sugli spalti del S. Vito 26.000 spettatori.
Per questo Catanzaro-Napoli migliaia di auto affluiscono da tutta la Calabria e moltissime
rimangono parcheggiate addirittura sull’autostrada per l’impossibilità di trovare parcheggi in città
o nei pressi dello stadio. “Mai vista tanta folla al S. Vito” titola un pezzo di Saro Ocera sulla
“Gazzetta del Sud”.
Seghedoni schiera la stessa formazione mandata in campo al Bentegodi di Verona. Mammì rimane
ancora fuori e non è utilizzato neppure nel corso della partita perché al posto di Gori, al 16° nella
ripresa, subentra Ciannameo.
Nella formazione del Napoli allenato da Chiappella spiccano nomi importanti come quelli di Zoff,
Iuliano e Altafini, oltre ad un nome di belle speranza, Gianni Improta.
Il Catanzaro gioca bene, al 14° segna Spelta ma l’arbitro annulla per un fuorigioco millimetrico,
poi Zoff salva spesso i suoi con qualche buona parata. Il Napoli viene fuori solo negli ultimi venti
minuti, dopo che i ragazzi di Seghedoni hanno speso tantissimo. E a cinque minuti dalla fine molto
immeritatamente va a segno. Segna Gianni Improta che ben servito dalla vecchia volpe Josè
Altarini, nonostante il gran caldo, gela Pozzani e gela i 30.000 sugli spalti. “Beffato il Catanzaro”
titola infatti la “Gazzetta del Sud”.
L’altra partita del girone, Palermo-Verona, termina con il classico 0-0.
Palanca marca Mammì
Alla 3a giornata di Coppa Italia il Catanzaro osserva il suo turno di riposo imposto dal calendario
per il numero dispari di squadre comprese nel girone. Poi, alla 4a, i giallorossi sono impegnati di
nuovo in trasferta, questa volta alla “Favorita” di Palermo contro i rosanero di De Grandi.
Seghedoni, in vena di prove, riprove e controprove, affida una maglia a Mammì che finalmente ha
firmato il nuovo contratto. Inoltre offre una chanche, un tempo ciascuno, ai due giovani Maviglia e
Bisurgi (ai quali fa posto Banelli) e a Seghezza che gioca l’intero incontro (gli fa posto Braca).
Nel Palermo gioca un certo Palanca. Chi è? Il fratello più grande di un certo Massimo! Giostra da
stopper e marca Mammì. E Massimo? Ha solo 18 anni, ancora non ha cominciato la carriera da
professionista, ma affila le armi e aggiusta il tiro. A Catanzaro arriverà tre stagioni dopo.
Chiuso il primo tempo sullo 0-0, nella ripresa Seghedoni inserisce Gori al posto di Mammì,
completamente annullato da Palanca, inesorabile e a volte anche cattivello. Lo stesso Palanca, tra i
migliori in campo nel primo tempo, è poi costretto ad uscire dopo soli tre minuti della ripresa per
infortunio.
Nella ripresa, al 18°, arriva il gol della vittoria del Catanzaro. Su un cross del giovane Bisurgi, un
difensore rosanero liscia maldestramente, raccoglie il centravanti Spelta, abile pallonetto e la sfera
di cuoio è nel sacco. I palermitani applaudono e qualcuno di loro spara anche dei mortaretti
all’augurio del Catanzaro in Serie A. “Un Catanzaro pratico e bravo” , titola la “Gazzetta del
Sud”
che poi, nell’angolo delle pagelle, riporta un altro titoletto: “Gori e Bisurgi i migliori”. Per Mammì,
come visto annullato da Palanca, per una maglia da titolare, pare mettersi male. Gori va a mille e
sembra portarsi in posizione di privilegio per la conquista della fatidica maglia di secondo
attaccante giallorosso.
La Coppa Italia si chiude per il Catanzaro con l’incontro casalingo contro il Sorrento, neo
promosso in Serie B. La gara si gioca ancora una volta al San Vito davanti a 10.000 spettatori. Non
c’è, naturalmente, il pienone visto con il Napoli ma si tratta in ogni caso, considerato il valore
dell’avversario, di una ottima affluenza. Seghedoni presenta in porta il nuovo Bertoni, poi schiera
la solita difesa e in attacco presenta Gori (che poi dal 20° della ripresa sarà sostituito da Bisurgi),
Banelli (sostituito al 1° della ripresa da Braca), Mammì, Franzon, Spelta. Come si vede, in attacco
il tecnico modenese prova un tridente formato da Gori, Mammì e Spelta.
La gara, sotto un gran sole, finisce 1-0, con rete su rigore di Spelta al 45°. La vittoria, però, non è
sufficiente per passare il turno, anche se il Catanzaro conclude in bellezza la Coppa Italia. La
classifica finale del girone, infatti, vede in testa il Napoli con 6 punti, seguito dai giallorossi con 5.
Insomma, eliminati per un pelo. Ma non gliene importa a nessuno, tutte le attenzioni sono rivolte,
ormai, a sua maestà il campionato. Catanzaro freme.
Ultime amichevoli
Il campionato è ormai alle porte e il Catanzaro gioca le ultime amichevoli prima del gran debutto.
E’ ospite, per altrettante feste, della Palmese di Palmi Calabro e della Vibonese. A Vibo i padroni
di casa resistono per 70 minuti, poi in soli sessanta secondi Spelta e Mammì segnano una rete a
testa e finisce 2-0. Nella formazione giallorossa, infortunato Banelli, Seghedoni prova Barbuto in
vista di una sua eventuale utilizzazione nell’ormai imminente partita di Torino contro la Juventus
nella prima di campionato. Dopo Vibo, segue poi, per il Catanzaro, un’altra amichevole a Crotone,
l’ultima prima dell’ inizio del campionato.