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mercoledì 18 Settembre 2024

QUEL NUMERO NOVE E I SUOI COMPAGNI

In Canada e negli Stati Uniti, sfida contro Pelè – da “Quel numero nove e i suoi compagni”

di Adriano Macchione dal Capitolo XXIX di "Quel numero nove e i suoi compagni" In Canada e negli Stati Uniti, sfida contro Pelè Dopo la partecipazione al Torneo Italiano-Inglese, il Catanzaro varca...

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo trentesimo e ultimo

Era la fine di un ciclo. Era il momento degli addii. Era tempo di rifondazione. La Serie A, a parte l’epilogo agonistico negativo, aveva lasciato nelle casse sociali una caterva di soldi. Grandi incassi abbinati a stipendi come al solito striminziti e una campagna acquisti a costi quasi zero (eccetto la “folle” spesa per Maldera) avevano riempito gli scrigni e i forzieri della sede di Via San Giorgio. Ceravolo, a questo punto, capì che la Serie A era un affare. E che fece? Decise di riprovare a tornare immediatamente nell’Olimpo, senza perdere tempo, senza aspettare manna dal cielo, senza lungaggini di programmi a lunga scadenza.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXIX

Ultima giornata, ultimo atto, ultimo pianto. Il Catanzaro è terzultimo in classifica ad un punto dal Verona quartultimo. I giallorossi vanno a San Siro contro il Milan, gli scaligeri sono impegnati all'Olimpico contro la Roma. A causa della differenza reti, il Catanzaro ha una sola combinazione a disposizione per riuscire ad abbrancare la salvezza: battere il Milan a San Siro (privo di Rivera e di Rosato) in concomitanza di una sconfitta del Verona a Roma. Ipotesi improbabile se si pensa che il Milan è secondo in classifica insieme al Torino ad un solo punto dalla capolista Juventus e che, seppur con poche probabilità di agguantare la capolista, deve pur sempre vincere in attesa di eventuali incidenti di percorso della vecchia Signora.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXVIII

Rivitalizzato dal pareggio di Napoli, il Catanzaro è ormai pronto per lo “sprint salvezza”. Si comincia con l'ormai salvo Bologna dell’anziano Bulgarelli e di Beppe Savoldi e con in panchina il “Mago di Turi” Oronzo Pugliese. Nelle fila felsinee gioca anche la mezzala calabrese Francesco “Ciccio” Rizzo (cosentino di Rovito).

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXVII

E si va a Vicenza. Seghedoni richiama Silipo per rinforzare la difesa ed esclude la punta Gori che va in panchina. I padroni di casa, ben consci dell’importanza della gara, giocano in maniera abbastanza dura, costellando la loro partita di un vasto numero di falli. L'arbitro, nell’occasione di scarso polso, lascia fare. La sfida, per i giallorossi, si mette male al 23°, quando il Vicenza si porta in vantaggio con l'esperto Maraschi. Nella ripresa, gli uomini di Seghedoni scendono in campo determinati ad agguantare il pareggio.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXVI

Dopo la splendida vittoria sulla Juve, il Catanzaro si reca a San Siro ospite dell’Inter. I nerazzurri, Campioni d’Italia uscenti, occupano il quarto posto in classifica con 21 punti insieme alla Roma, alle spalle delle capoliste Milan e Juve a quota 24 e del Cagliari a 22. I rossoneri, battendo a San Siro il Varese, grazie allo scivolone della Juventus a Catanzaro, hanno raggiunto i bianconeri in testa alla classifica.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXV

Alla 1a giornata del girone di ritorno arriva al “Militare” la “Vecchia Signora” del calcio italiano. E’ la Juventus di Furino, Morini, Salvadore, Causio, Capello, Anastasi e Haller, con il boemo Vickpalek allenatore. L’intera metà della prima pagina del “Corriere dello Sport” la domenica della partita presenta un grande titolo all’avvenimento: “Un Catanzaro serio e raccolto a confronto della grande Juve”.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXIV

Reduce da ben tre sconfitte consecutive, il Catanzaro ritorna al “Militare”, ospite il Napoli di Zoff, Sormani, Altafini e Improta, gli dei del Vesuvio. Ma c’è un napoletano che, in questi giorni, in quanto a popolarità, li ha oscurati tutti in una volta, gli idoli di Napoli. Per avere un caso simile di popolarità si dovrà aspettare “l’era Maradona”.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXIII

Con zero punti in due partite, il Catanzaro è poi atteso da due trasferte consecutive. E no, avvio più difficile davvero non poteva capitare. Dopo Juve e Inter, ecco il grande Cagliari di Riva, Albertosi, Domenghini, Cera, Bobo Gori e Nené al “S.Elia” (il nuovo stadio costruito dopo la conquista dello scudetto e inaugurato nella stagione 1970-71).

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXII

Esaurita la campagna acquisti, esaurite le premiazioni e i festeggiamenti, esaurite le amichevoli e la Coppa Italia, finalmente è tempo di campionato. Quale la formazione-tipo del Catanzaro da conservare nella memoria? Della difesa ipotizzata e plasmata in estate, con Benedetto libero e Silipo stopper e Monticolo e D’Angiulli terzini, durante il campionato non resterà quasi niente.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XXI

Il 29 agosto prende il via la Coppa Italia. Di solito l’inizio della Coppa, decreta la fine del fuoco dell’estate. Quella del 1971 aveva portato due crepitii. Era stata l’estate del boom del nuoto, non da mare, ma da piscina. Tale Novella Caligaris, 17 anni, ha vinto tutto quello che c’era da vincere (e così farà per i successivi quattro anni). La ragazza è già un mito. Ed ecco le piscine d’Italia riempirsi come mai si erano riempite prima. Ma, al di là del neonato interesse per il nuoto come sport, non è stata certamente lei, imberbe e dolce, a togliere il sonno a molti italiani. Un altro tipo di donna, infatti, sta ormai imperversando per le strade. Si vedono in giro fisici ben più atletici di quella dell’imberbe ed ingenua Novella.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XX

A Catanzaro, anche a “calcio mercato” chiuso, si continua a vociferare di acquisti. Quello che manca è un bomber riconosciuto o almeno di chiara fama. Anche se all’apparenza il vuoto non c’è. Infatti Spelta è stato acquistato perché si ha fiducia in lui, Gori è un vanto della tifoseria, Mammì è Mammì. Già è dura lasciare fuori uno dei tre, in quanto nessuno merita la giubilazione. Ma il problema dell’attacco, in verità, rimane perché nessuno di questi giocatori sembra un bomber da dieci reti, neppure Spelta.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XIX

Naturalmente, dopo il gol del San Paolo, anche per Angelo Mammì si moltiplicano le interviste e gli autografi. L’Assessore allo Sport del Comune di Catanzaro gli spedisce un lungo telegramma personale di ringraziamento con molte altre sentite parole. Mammì, uomo umile, lo ritiene un bel riconoscimento. Della gara spareggio racconta che sì, un pensierino alla rete della vittoria l’aveva fatto, eccome: <>.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XVIII

Di Adriano Macchione Clicca qui per le puntate precedenti 27 giugno: finalmente è Serie A Napoli, 27 giugno, Stadio San Paolo. Agli ordini di Barbaresco di Cormons (compaesano...

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XVII

Di Adriano Macchione Clicca qui per le puntate precedenti Gli spareggi: si comincia con Atalanta-Bari Dunque, Atalanta, Bari e Catanzaro devono disputare gli spareggi (comprese in un gironeall'italiana),...

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XVI

Domenica 13 giugno è una splendida giornata di sole, fa caldo e si suda. Il “Militare” è stracolmo, è la partita più importante del campionato del Catanzaro, la più importante della sua intera storia. I ragazzi di Ceravolo e Seghedoni si giocano la Serie A. Quando le formazioni scendono in campo, le bandiere giallorosse sventolano frenetiche e ricoprono tutto lo stadio. Lo spettacolo è magnifico e al “Militare” non si è mai visto niente di simile. Non c’è persona, giovane o anziana, che non abbia in mano un drappo giallorosso.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XV

La vigilia della domenica calcistica è turbata da una triste notizia che stavolta arriva non tanto dal mondo della politica o della cronaca ma dal mondo sportivo: è morto, il 28 maggio, Armando Picchi, ex capitano dell’Inter euromondiale di Helenio Herrera, più volte nazionale azzurro. Giocava libero ed era un capitano di nome e di fatto. Smessa la maglietta, era diventato allenatore, arrivando alla panchina della neonata Juventus dei giovani di Boniperti e Allodi, da lui avviata ad un grande futuro. Un male incurabile, però, lo aveva costretto ad interrompere la carriera. Inutile ogni cura. Appena un anno dopo, la squadra da lui plasmata, con Vicpalek in panchina, conquisterà il primo di una lunga serie di scudetti.

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XIV

Di Adriano Macchione Clicca qui per le puntate precedenti Con il Bari al “Militare” secondo gol storico di Angelo Domenica 8 maggio arriva un’altra grande giornata di pallone....

Quel numero nove e i suoi compagni – Capitolo XIII

Con ancora nella testa l’impresa contro l’Atalanta, il Catanzaro è ospite al “Santa Giuliana” di Perugia, un campo alquanto ostico. In Italia è scoppiato il “fenomeno” Gustav Thoeni, che il 30 marzo ha vinto la sua prima Coppa del Mondo di sci. Sull’onda dell’entusiasmo, pare ora che tutti gli italiani vogliano cimentarsi in slalom e discese libere. Comprano di tutto, sci e scarponi, tute e cappellini, portasci e occhialoni. Così in Sicilia, Sardegna, Calabria ecc. ecc. Tutto a posto, tutto perfetto. Manca una sola cosa. Cosa? La neve.