Fulignati 6 – A parte il gol subito, per il resto non viene mai impegnato con pericolosità.
Martinelli 6.5 – Efficace nella fase difensiva, non riesce ad imncidere in fase di spinta, con i giallorossi che diventano farraginosi soprattutto nella ripresa, col passare dei minuti.
Brighenti 5 – Colpevole sul gol subito, fallisce il pareggio sbagliando un gol clamoroso per una questione di centimetri. Soffre più del dovuto Jallow e rimedia un’ammonizione che lo costringerà a saltare la prossima gara. Oggi ha sbagliato troppo, ma nel finale di campionato servirà il Brighenti superlativo che abbiamo ammirato nelle giornate precedenti.
Scognamillo 7 – Senza dubbio il migliore della difesa, ma soprattutto è l’uomo in più a spingere in attacco nel momento più critico, quando il Catanzaro non riesce a sfondare la maginot avversaria.
Situm 6 – Soprattutto nel primo tempo prova a rendersi pericoloso anche in zona gol, oltre che sulla sua fascia di competenza (Dall’85’ Tentardini n.g.).
Sounas 6 – Anche lui prova a rendersi pericoloso nel primo tempo e prova a velocizzare l’azione con le sue dotio dinamiche e tecniche (Dal 74’ Curcio n.g.)
Ghion 7 – Il migliore. Colpisce una traversa che avrebbe meritato invece il subitaneo gol del pareggio, ma altri compagni non sono in giornata e lui, encomiabile com’è, prova a fare la differenza non riuscendoci.
Verna 6 – A tratti la Viterbese si rende molto pericolosa soprattutto in avvio e lui non appare fra i più brillanti. (Dal 65’ Pontisso n.g.)
Vandeputte 6- – Poche giocate e poco dinamismo. L’uomo che può fare la differenza, stavolta non la fa.(Dal 65’ Brignola n.g.)
Iemmello 5 – Per gran parte della gara non si fa vedere in attacco e il suo gioco a favore della squadra non è fra i più efficaci. Ad inizio ripresa sbaglia un gol clamoroso, regalando al portiere laziale la palla che poteva fruttare il pareggio.
Biasci 5 – Piuttosto confusionario, spreca malamente ad inizio ripresa il gol del pari mandando la palla alle ortiche. (Dal 65’ Cianci n.g.)
Allenatore Vivarini 5.5 – La squadra, pur perdendo, ha importo il suo gioco, ma in maniera piuttosto frammentaria e senza concretezza. Le sostituzioni, oltre che tardive non hanno dato nulla in più alla squadra. Ma alcuni giocatori fondamentali sono apparsi colpevolmente distratti, sottotono e non al meglio. Perso – se vogliamo – il fardello psicologico dell’imbattibilità, ora non ci sono più alibi: da domenica bisognerà subito macinare punti e vittorie sino alla fine del campionato, tutti dritti verso l’obiettivo finale.