Il ritorno del Re e il “Ceravolo” si accende. Mercoledì si era sentita la mancanza a vederlo in campo a combattere per quei colori che tanto ama e per la causa del presidente Floriano Noto, che ha sposato a gennaio dello scorso anno. E già perché Pietro vuole portare a termine ciò che ha iniziato quando ha accettato di tornare a casa sua per riportare il Catanzaro nel panorama nazionale che conta. E lo sta realizzando a suon di goal e grandi giocate. 18 goal stagionali (17 in campionato e 1 in coppa Italia) e colpi di alta scuola, il tutto venendo deliziosamente tra le linee a far ciò che vuole perché ad uno così devi permettergli tutto. Vivarini lo lascia libero di svariare, di inventare e lui che fa? Disegna calcio, apre orizzonti e la mette dentro. 17 volte in campionato e intravede i record stagionali di Masini e Corona che presto, molto presto saranno finalmente battuti. E chi meglio di lui per tutto ciò potevano desiderare i tifosi del Catanzaro. L’amato figlio di questa città, il 9 sulle spalle di un catanzarese e una città ai piedi del suo Re. Altri due goal alla Fidelis Andria per sentenziare ancor di più il cammino straordinario del Catanzaro verso la cadetteria. La città si accende al nome di Pietro Iemmello. Lui che ha acceso le luci a “San Siro” ora lo sta facendo anche qui, in mezzo alla sua gente, diventando profeta in patria. Catanzaro puoi sognare con un Iemmello da “B”.
Foto: US Catanzaro 1929